A dare il via alle ostilità è stato l'ex sindaco di Gela che, nel corso della direzione del Pd, ha attaccato senza giri di parole Orlando.

Crocetta ha fatto riferimento alla vertenza Gesip per spiegare che la crisi della partecipata non è altro che il segnale chiaro del "predissesto del Comune, rispetto al quale il sindaco si muove tentando di scaricare su altri le responsabilità. Ma Orlando – ha detto - sa bene che le colpe sono delle politiche da lui fatte".

A stretto giro di posta la replica – a due voci – da parte dell'amministrazione comunale.

"Il mio rispetto per le istituzioni e per il mandato degli elettori – commenta laconico Orlando - non mi consente di occuparmi di dichiarazioni fatte nell'ambito di discussioni interne a un partito".

Più preciso l'assessore al Bilancio Luciano Abbonato. "E' noto a tutti, anche al presidente della Regione, che il Comune di Palermo ha rischiato seriamente il dissesto – dice - per una scellerata politica dei conti e del bilancio negli anni fino al 2011.Il presidente Crocetta sa anche che tutto questo è evidenziato in atti e relazioni della Corte dei Conti e in atti ispettivi che la stessa Regione ha posto in essere nel 2010 e 2011".

Ma oggi il dietrofront, o quasi.

"Sulla Gesip – spiega Crocetta in conferenza stampa - stiamo lavorando tutti insieme su una soluzione che sia produttiva. Non era mia intenzione polemizzare con Orlando, ho solo detto che quella società è nata nel passato quando c'era lui. Non si può buttare sul lastrico e sulla strada i lavoratori - ha aggiunto -, noi lo stiamo facendo anche con le nostre società partecipate. Domani intanto vedremo cosa emergerà dall'incontro con la Fornero".

Domani infatti i due contendenti si incontreranno alla presenza del ministro del Lavoro. Che sia il pretesto per un nuovo scontro?

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