Gli scenari politici regionali, in Sicilia, sono sempre stati precursori per la formazione di nuovi equilibri nazionali. Del resto, come ricordava spesso Leonardo Sciascia " la Sicilia è terra di esperimenti, anche dei più assurdi". Le dimissioni anticipate di Lombardo hanno certamente accellerato l'alba della frammentazione partitica e delle storiche alleanze su base ideologica, demolizione costruita, tra l'altro, meticolosamente in questi anni dallo stesso Governatore della Sicilia.
Un dato è certo, da un punto di vista socio-politico in Sicilia, con la partitocrazia al collasso, siamo dinanzi a un radicale stravolgimento di fronti dal punto di vista delle alleanze politiche. La classe politica, sempre la stessa da oltre un ventennio, piùtosto che mettersi in discussione e fare un passo indietro, lasciando spazio a una nuova generazione dirigenziale, preferisce far saltare con le proprie mani, il vecchio sistema di alleanze, per con le stesse identiche falangi riconstruirne un altro che, di nuovo ha solo "la ridistribuzione delle pedine" ma che in realtà resta praticamente identico nei nomi e nelle facce.
Comunque, laicamente, qualsiasi cambiamento va sempre analizzato e capito nelle proprie origini e nelle prospettive. E qualcosa di straordinariamente nuovo nella politica regionale, e presto in quella nazionale, in realtà sta accadendo. La candidatura di Rosario Crocetta ha fatto Centro, nel vero senso della parola politichese. Crocetta è il primo candidato che delinea perfettamente cosa significa Centro-Sinistra, sancendo di fatto la fine di un epoca. La storica compagine di sinistra formata dal Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Verdi e Rifondaioli di varia natura viene a perdere il suo cardine aggregativo e numericamente più forte, anzi decisivo, proprio il PD. Il prospettarsi di un'alleanza, già fatta, tra PD e UdC di fatto crea un nuovo assetto politico demolendo le già lebilissime macerie della distinzione ideologica tra i partiti. Nessuno può negare che vedere l'UDC, cioè la vecchia Democrazia Cristiana e il PD, cioè il vecchio Partito Comunista allearsi strategicamente insieme, non sia una strana novità. Alleanza che di fatto isola ciò che resta della sinistra organizzata, come IdV e Sel che costretti a stare insieme, ora dovranno provvedere a proporre un'alternativa valida e credibile, ma sopratutto fin dal primo momento certa, senza colpi di scena all'Orlando. Con Rosario Crocetta diamo il "benvenuto" in Sicilia al "nuovo" l' UDCC l'Unione di Centro Comunista. Chi sa, se questo non aprirà nuove prospettive anche nell'ambito cinematografico... perchè la saga di Don Camillo e Peppone... andrà rigirata...
Ugo Piazza