"A me un 'governicchiò non interessa. A me interessa un grande governo. Rosario Crocetta ha vinto, e ha vinto su una scelta ben precisa: la lotta alla mafia, la lotta allo spreco, la solidarietà per i deboli. Su questo è possibile un patto con l'Assemblea per il risanamento sociale, senza macelleria sociale? Se così non sarà, vuol dire che l'Assemblea si prenderà la responsabilità di andare alle elezioni anticipate". Parola del neo governatore siciliano Rosario Crocetta, ospite oggi di "24 Mattino" su Radio 24.
"Io - ha aggiunto il presidente - non intendo cedere rispetto al programma, non ho posizioni personali da mantenere. O si governa con senso di responsabilità oppure si va a casa e se dovesse accadere sono convinto che i cittadini a quel punto mi rivoterebbero con il 60% di voti. Non rinuncio ai miei valori per una maggioranza".
All'obiezione se non sia un pò un rischio da giocatore di poker Crocetta ha risposto: "Poker? Sono un giocatore di roulette russa, altro che poker! Non ho privilegi da difendere, non ho ambizione se non l'amore per la Sicilia". Crocetta è poi tornato sulla nomina di Franco Battiato assessore al Turismo: "Battiato in giunta non è una scelta naif", ha affermato Crocetta, e ha spiegato: "Ho sempre detto che il profilo che voglio per la giunta deve essere questo. Io non voglio politici. Io voglio intellettuali. Sarà così anche nelle altre scelte. Anche Berlinguer era un intellettuale".
E sui costi della politica, ha confermato che i primi interventi saranno improntati a una 'spending review': "Sto pensando per esempio alle auto blu in sharing. Colpirò gli sprechi: uno che sta nel cda di una società fantasma che fa? Sarebbe piu' di uno spreco, sarebbe anche un crimine. Come primo atto - ha ricordato Crocetta - ho chiesto di autoridurmi lo stipendio. Farò il primo giorno una richiesta all'Ars di avere un tavolo congiunto Giunta-Parlamento sulla spending review. Non so neanche quanto guadagno ma mi piace il metodo del Parlamento europeo. Lì c'è uno stipendio di 6150 euro, poi se uno non partecipa alla fine dell'anno ad almeno il 51% di sedute, lo stipendio è azzerato. Però se mi dicono che un politico deve guadagnare meno dell'usciere è sbagliato, a meno che non si voglia considerare il Parlamento un posto di lavoro per disoccupati". Dunque, "non è sugli stipendi dei parlamentari che faremo rientrare i conti della Sicilia, ma va dato un segnale etico. Però senza demagogia, sennò non troveremo più un tecnico, un quadro, un docente universitario che accetti di lavorare in politica".