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Creazione Ufficio stampa del Comune. L’Assostampa si rifiuta di fornire elenchi giornalisti disoccupati

"Ci metterebbe in difficoltà perché non siamo un ufficio di collocamento". E' questa la risposta fornita dall'Assostampa, il sindacato dei giornalisti, diopo essersi rifiutata di dare al sindaco Orlando e all'Assessore Giusto Catania, gli elenchi dei giornalisti disoccupati, nell'ottica di una (ri)organizzazione dell'Ufficio stampa del Comune.

Tutto parte dall'annuncio fatto dal Sindaco qualche giorno fa di un bando interno all'amministrazione comunale per cercare giornalisti che potessero costituire il nuovo ufficio stampa di piazza Pretoria, per un periodo di prova di tre mesi, in attesa che si definisca la vicenda del concorso bandito dalla giunta Cammarata (bando in seguito annullato, che ha portato anche a ricorsi).

L'idea di Orlando è quella di affidare la comunicazione istituzionale del Comune a dipendenti comunali (giornalisti, ndr) che non svolgono professionalmente l'attività giornalistica a tempo pieno e in via esclusiva (quindi disoccupati, precari, free lance).

In una nota del sindacato Assostampa, si legge che questa decisione "suscita grande amarezza e perplessità perché cancella non solo gli esiti di un concorso bandito dal comune, espletato fino a graduatoria provvisoria e poi annullato, ma non garantisce alcun nuovo posto di lavoro giornalistico. Nonostante le richieste del sindacato – continua la nota - il sindaco ha scelto in modo unilaterale di percorrere strade che il sindacato non solo non condivide, ma ritiene anche mortificanti sia per i cittadini, sia per i giornalisti che per la stessa amministrazione comunale, che ha fatto una scelta di basso profilo non degna dei programmi annunciati alla vigilia delle elezioni".

Forte la reazione di Giusto Catania "Leggo con stupore un comunicato stampa pieno di volgari bugie, zeppo di errori sia nel merito che nel metodo – dice – spiace innanzitutto notare come il Sindacato, pur di arrampicarsi sugli specchi, arrivi ad esprimersi con palesi contraddizioni in termini, non degne di giornalisti che vorrebbero e dovrebbero esprimersi in italiano corretto. Se infatti il concorso cui fanno riferimento è stato "annullato" come faremmo noi a "cancellarne gli esiti"? La verità è che quel concorso è stato giudicato illegittimo sotto diversi profili dagli Uffici tanto da suscitare l'interesse e l'attenzione della Magistratura contabile e ordinaria. Ci sono comunque dei ricorsi presentati da alcuni dei partecipanti e l'Amministrazione comunale, quando si arriverà a sentenza, non potrà che accettarne gli esiti quali che siano. L'Amministrazione comunale ha promosso ben due incontri con l'Assostampa provinciale e regionale, cui ho partecipato io, insieme al Sindaco e al Segretario Generale, durante i quali è stato illustrato ai rappresentanti del Sindacato il percorso che intendevamo seguire nel rispetto della legge e tenuto conto della disponibilità finanziaria dell'Amministrazione comunale. A tale percorso – continua Catania – non abbiamo avuto alcuna obiezione ma solo il rifiuto da parte dell'Assostampa a fornire gli elenchi dei giornalisti disoccupati perché, come ci è stato testualmente detto "ci metterebbe in difficoltà perché non siamo un ufficio di collocamento." E' bene allora che l'Assostampa chiarisca se difende gli interessi dei giornalisti o quelli di QUALCHE GIORNALISTA. Per concludere e per completezza di informazione riteniamo utile chiarire che è la legge ad imporre che, prima di procedere a nuove assunzioni, l'Amministrazione verifichi se al proprio interno vi sono le professionalità necessarie a svolgere il servizio di Ufficio stampa. Esattamente quello che stiamo facendo. Forse l'Assostampa, oltre a difendere "qualche giornalista" invece di "tutti i giornalisti", vuole anche invitarci ad agire contro la legge?"

 

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