E se Fabrizio Ferrandelli fosse l'ennesimo agnello sacrificale delle strategie del Partito Democratico o meglio di quella parte del partito rappresentata da Lumia e Cracolici, che già non scordiamo hanno immolato sull'altare un pezzo da novanta come Rita Borsellino. Se l'obbiettivo fosse pilotare la frammentazione fino all'estremo, sotto una parvenza di democrazia rappresentata dalle primarie, pur sapendo che a queste parteciperanno essenzialmente le cosiddette truppe cammellate dei singoli candidati, che oltre a non essere graditissimi ai big del PD arriverebbero a un sostanziale pareggio. Se la strategia di Lumia e Cracolici, fosse, perdere per perdere, perdiamo come diciamo noi e poi forse convergiamo tutti su un nome che mette d'accordo belli e brutti. Ma vuoi vedere che questo rischio c'è ?.
A pensarci bene, lo scontro che si paventava alle primarie, prima dell'avvento del neo agnello sacrificale Ferrandelli è e rimaneva tutto interno al PD. Chi sarebbero stati i candidati alle primarie se non fosse sceso in campo Ferrandelli? Terminelli, Faraone, e la Borsellino. Ma il pericolo per Cracolici e Lumia, era proprio rappresentato dal fatto che la Borsellino potesse vincere sui due giovani, Terminelli e Faraone ,con la conseguenza che poi il PD avrebbe dovuto appoggiare proprio lei, candidato perdente e debole, che avrebbe consegnato alle elezioni, quelle vere, se non la vittoria il ballottaggio a Orlando. Ed ecco il colpo di genio dei due: “Candidiamo uno che è giovane, rompe le scatole a Orlando che non guasta, ce lo possiamo fare fuori quando vogliamo, alla fine ha preso alle ultime comunali 2.500 voti... e se proprio poi ci dobbiamo far perdonare lo candidiamo alle regionali nel PD che tanto è li che vuole arrivare”. “Ma si, facciamole queste primarie, comunque ci contiamo , tanto i dati sull'affluenza li decidiamo noi, e poi facciamo saltare tutto , del resto più in aria di com'è, alla fine ci tiriamo fuori un “nomone” che mette tutti d'accordo”. Che ne dici? Siamo proprio due geni....