"Ho sostenuto e continuo a sostenere che i cantieri navali di Palermo sono il luogo migliore per effettuare i lavori di smontaggio del relitto della Costa Concordia e credo che sia corretto ricordare che non si tratta di una scelta campanilista, bensì di una scelta banalmente dettata dall'evidenza dei calcoli e dei fatti". A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Il primo cittadino, sulla base dei dati tecnici di cui il ministero dello Sviluppo economico è in possesso, afferma che "realizzare questi lavori a Palermo, dove non sono necessari adeguamenti strutturali dei bacini del Cantiere navale, può essere fatto praticamente da subito e con un costo complessivo di circa 45 milioni di euro".
"Farli altrove, candidando città che in atto non hanno le strutture adeguate - spiega Orlando -, renderà impossibile lo smontaggio prima di qualche anno (con altissimi rischi legati al deterioramento dello scafo e quindi per il mare e l'ecosistema circostante) e, soprattutto farà schizzare i costi fra i 260 e i 330 milioni di euro. Continuare a fare scelte che si muovono in direzione di questo immane spreco di denaro pubblico è un danno per tutta l'Italia, la cui logica appare davvero poco comprensibile".
Di parere contrario gli ambientalisti di Legambiente.
''Con l'arrivo dell'estate - dice Angelo Gentili, della segreteria nazionale - sulla rimozione della Costa Concordia si ritorna al gioco delle tre carte. La priorità lo diciamo da tempo è togliere al più presto il relitto dai fondali del Giglio: a oggi sono trascorsi 573 giorni e non c'è nessuna certezza''.
''La questione Concordia è una questione nazionale – prosegue - che deve vedere coinvolto l'intero governo. Per quanto riguarda il porto di destinazione per lo smaltimento, ribadiamo che se presenta tutte le garanzie dovute, il porto di Piombino vista la precarietà della nave per la sua vicinanza è la destinazione migliore. Infatti secondo il progetto di rimozione si stima che la Concordia viaggerebbe alla media un miglio e mezzo all'ora in condizioni di calma piatta. Basta fare due calcoli per capire che per arrivare a Piombino ci vorrebbero quasi due giorni di navigazione a fronte degli oltre 13 giorni necessari per arrivare a Palermo".