“Non abbiamo fin da subito condiviso e continuiamo a farlo, il metodo decisionale di scelta delle candidature all'interno del Terzo Polo, basato su una concertazione ristretta e condotta essenzialmente da Raffaele Lombardo, ma sopratutto non capiamo perché la compagine terzopolista che per noi è composta da Fli, UdC e API, si sia piegata alla lotteria dei nomi e delle alleanze politiche, e non dei programmi, che dovrebbero stare a monte di qualsiasi decisione. Pertanto invitiamo le forze politiche che si riconoscono nel progetto del Terzo Polo a un immediato confronto sulla candidatura a Sindaco di Palermo, altrimenti ci riterremo liberi di avviare un percorso diverso fondato su un reale confronto e condivisione programmatica” Su queste dichiarazioni, rilasciateci da Raffaele Loddo responsabile cittadino di API, cade la prima tegola sulla candidatura di Massimo Costa che oggi sarà ufficializzata in conferenza stampa a Palermo.
L'API, continua Loddo, ha già avviato un percorso di dialogo e condivisione progettuale con tutte quelle forze politiche e sociali che non credono più alla lotteria dei nomi, ma che cercano una sintesi leale e costruttiva per la Città. Dai movimenti civici di Pino Tito, al PLI di De Luca, al movimento di Carlo Vizzini, ai Repubblicani il nostro percorso aggregativo resta aperto a chi vuole un “progetto per Palermo”. A tal fine venerdì prossimo una nostra delegazione allargata sarà ricevuta dal Commissario Straordinario del Comune di Palermo, La Tella. Incontro in cui chiederemo contezza sullo stato dei conti del Comune e un resoconto sullo stato di fatto in cui si trova la città, unico presupposto per intraprendere una progettualità concreta e efficace, ancora prima di qualsiasi candidatura di bandiera. A conferma di tutto ciò non parteciperemo alla conferenza stampa per l'ufficializzazione della candidatura di Massimo Costa.