Dolorose e struggenti le tappe della protesta di circa 2.200 dipendenti Fiat (tra cui 670 esodati e abbandonati dal governo Monti).
Dall'inizio del mese orami, la protesta pacifica e più che dignitosa di un esercito di "senza futuro"si allarga e si estende tra banche, uffici, chiese, fino ad arrivare a questa mattina quando, tra le 10.00 e le 11.30 circa, gli operai hanno occupato l'autostrada A19, rallentando il traffcio all'altezza dello svincolo di Termini Imerese, facendo opera di volantinaggio tra gli automobilisti per raccogliere solidarietà e consensi.
Oggetto della protesta, l' attuazione dell'accordo di programma quadro per il rilancio del polo industriale, dove lo stabilimento del Lingotto e' fermo dal primo gennaio e il passaggio alla Dr Motor di Massimo Di Risio non si e' ancora perfezionato.
La fabbrica e' stata chiusa a dicembre e l'accordo per il passaggio a Dr Motor e' in fase di stallo per le difficolta' della societa' ad accedere alle linee di credito . Intanto il tempo stringe e ieri il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha incontrato i rappresentanti della Regione Sicilia e, successivamente, i vertici dei sindacati nazionali per fare il punto sullo stato di attuazione del progetto di riconversione industriale del sito di Termini Imerese.
Una richiesta improrogabile quella di Passera, che suona come un ultimatum. Quindici giorni di tempo, il time limit entro il quale il gruppo automobilistico Dr motor deve presentare garanzie finanziarie solide e tali da rilevare il polo di Termini, così da rispettare gli impegni presi nel luglio scorso. Allo scadere di tale termine, il ministero convocherà nuovamente le parti interessate per prendere atto delle risultanze.