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Consulta delle culture, la presidenza al palestinese Adham Darawsha

consulta culturePalermo. Palestinese, 33 anni, una laurea in Medicina conseguita a Palermo. Adham Darawsha è il presidente della Consulta delle Culture, quarta istituzione della città.

Ad eleggerlo i 21 consiglieri della Consulta alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, del presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando e dell'assessore alla Partecipazione Giusto Catania.

L'assemblea ha eletto anche Sumi Dalia Aktar, 22 anni, impegnata nel volontariato ed esponente dell'Asia Centro Meridionale, (Bangladesh) vice presidente. A loro si aggiungono Edna Minion (Filippine), Nesrine Abidia (Tunisia), Osei Alexandre MinKah (Ghana), Rajenfra Bitrayja (Mauritius) e Sofia Elizabeth Quininez, eletti per la gestione dell'Ufficio di presidenza.

Darawsha e Aktar, sono stati eletti, rispettivamente con 14 e 11 voti. Il presidente eletto potrà partecipare alle prossime convocazioni del Consiglio comunale a Palazzo delle Aquile.

"Oggi è un giorno particolare per tutti noi – ha detto Darawsha – e ringrazio il sindaco Leoluca Orlando e tutta l'amministrazione comunale, per averci permesso di tagliare questo traguardo. Il mio ringraziamento va anche a tutti i consiglieri della Consulta che mi hanno consentito di ricoprire questo prestigioso incarico che cambia la storia culturale della città di Palermo. Non siamo arrivati qui per caso, ma siamo qui dopo un lungo processo lungo, iniziato con varie tappe e senza difficoltà con la precedente Giunta. Oggi, invece, grazie all'attuale Amministrazione, gli immigrati hanno una voce, una rappresentanza istituzionale. Il nostro obiettivo è quello di far diventare la sede di Palazzo Cefalà, la casa di tutti: immigrati e palermitani, perchè integrazione è anche il dialogo con i cittadini palermitani, con i giovani di questa città. Per questo, vogliamo frequentare le istituzioni culturali, le scuole e spiegare alle nuove generazioni cosa vuole dire essere un immigrato, che vive la quotidianità e che sogna, domani, di poter decidere anche chi sarà il prossimo sindaco e i prossimi consiglieri comunali, avendo cosi gli stessi diritti politici degli italiani. Da oggi siamo componente effettiva del Consiglio comunale e megafono delle nostre comunità e tutti insieme contribuiremo a migliorare la nostra città".

"Con l'elezione del presidente a cui va il mio apprezzamento e l'augurio di buon lavoro – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – si chiude il cerchio su uno degli eventi storici della nostra città che coniuga partecipazione alla vita politica e amministrativa con la logica dell'uguaglianza e dell'integrazione. Questo ulteriore passo ci pone in una condizione di assoluta avanguardia, pone Palermo come punto di riferimento per la filosofia dell'intercultura e la rende sempre più una autorevole candidata a Capitale della Cultura 2019. Ringrazio gli eletti che oggi si sono dotati di un presidente, di una vice presidente e di un ufficio di presidenza, per aver creduto alla nostra proposta, per aver contribuito con la passione per l'integrazione a rendere diversa veramente questa città, forte , oggi più che mai, di 125 nazionalità e 100 lingue parlate. Da oggi – ha concluso il sindaco – sarete parte integrante della vita politica e amministrativa della città con il vostro rappresentante di riferimento che saprà essere occhio critico e sponda costruttiva del Consiglio comunale".

"Voglio porgere il mio augurio al presidente, al vice presidente e all'ufficio di presidenza, augurando a tutti loro buon lavoro – ha commentato il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando -. Annuncio anche che martedì prossimo in occasione del consiglio comunale, presenteremo tutti gli eletti della Consulta ai consiglieri a Palazzo delle Aquile, perché ritengo doveroso questo passo, nel processo di lealtà e di rapporti istituzionali che partono da oggi. Voi rappresentate le comunità straniere in città e noi, che rappresentiamo i palermitani, vi consideriamo colleghi a tutti gli effetti per un percorso comune di sviluppo e di progresso".

Secondo Giusto Catania "Siamo davanti alla quarta istituzione della nostra città e la sua forza dovrà essere rappresentata dall'autonoma delle sue scelte e dalla capacità di confrontarsi con le altre istituzioni della città. Il nostro importante compito sarà quello di costruire le relazioni con la Consulta ma sarà ancora più importante se questa saprà dimostrare capacità di proposta, capacità di sintesi e capacità di stimolo nelle scelte di governo della città. Oggi abbiamo fatto un passaggio storico che cambia la città di Palermo".