Il Consiglio Comunale di Palermo non si riunisce da più di un mese e mezzo, la prima conseguenza è che la discussione sul bilancio di previsione resta ferma, nonostante la legge fissa la scadenza massima per l'approvazione entro il 30 giugno, storicamente, data quasi mai rispettata. A questa già gravissima inadempienza, attribuibile a tutti i consiglieri comunali, che vale la pena ricordare, sono votati e troppo spesso rivotati da noi, si aggiunge oggi l'aggravante, già definita da più autorevoli fonti “di pericolo sociale”. Parliamo del problema Gesip. Infatti la prima parte dei 10 milioni stanziati d'urgenza dal Ministero per mettere una toppa alla questione, proprio in virtù del paventato pericolo sociale , non potrà essere erogata se il Consiglio Comunale non procederà con l'approvazione del documento finanziario-programmatico entro quindici giorni. È veramente difficile capire il filo logico di tutta la vicenda, se da un lato per risolvere il problema dei 1800 lavoratori Gesip, in realtà solo prendere un pò di tempo visto che i problemi sono strutturali e non di cassa, si sono attivati tutti, a partire dal Commissario Straordinario del Comune di Palermo Luisa Latella per arrivare a un Ministro della Repubblica, non si capisce come mai gli stessi cittadini interessati, perchè ricordiamolo i Consiglieri Comunali dovrebbero rappresentare tutti i cittadini, e perciò anche i lavoratori della Gesip, stiano bloccando tutto, non presentandosi in Sala delle Lapidi per discutere del bilancio. Questa è palese inadempienza del mandato di rappresentanza all'interno dell'Istituzione Comunale che tutti i cittadini di Palermo hanno conferito ai propri rappresentanti con voto.