"Non c'è stata nessuna intercettazione, ma solo un ascolto occasionale" delle telefonate tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino. Lo ha spiegato il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ai microfoni di Sky Tg24.
Parlando della memoria depositata ieri alla Corte costituzionale dal collegio difensivo dei pm siciliani, nell'ambito del conflitto di attribuzione sollevato dal Quirinale. Messineo ha sottolineato che "da parte nostra non c'è alcuna posizione dura. Siccome questo è l'argomento fondante dell'Avvocatura Generale, i nostri legali hanno ritenuto di contrastarlo sulla base del riferimento al sistema costituzionale, ai lavori preparatori e ad altri argomenti".
"Noi – ha aggiunto Messineo - riteniamo che nel nostro regolamento non vi sia nessuna possibilità per il pubblico ministero di distruggere direttamente le intercettazioni perchè sarebbe una vera e propria rottura del sistema. Io sarei stato, non dico felicissimo, ma felice di trovare nel sistema una norma per poter distruggere queste intercettazioni. Il punto è che la attualmente la norma non c'è".