Mentre l'ARS è alle prese con la votazione di bilancio e finanziaria e mentre tutto il settore produttivo è coinvolto in una crsi senza uscita, Confindustria Sicilia lancia anatemi contro il Governo per lo "sciagurato" aumento dei canoni di acque, cave etc... .Situazione questa che apporta un lievissimo incremento delle casse a fronte di un bilancio che conta spese per circa 15 miliardi di euro. L'aspetto più esilarante è proprio quello delle acque minerali. Il Governo sta proponendo interventi che aumenteranno del 600% il canone già più alto d'Italia e d'Europa. Tutto ciò porterà inevitabilmente ad una forzata riduzione del personale da parte delle aziende se non alla chiusura nei casi più estremi.Per quanto riguarda il settore delle cave ed il suo comparto industriale, anche qui si registrano degli aumenti assolutamente ingiustificati e insostenibili rispetto al momento di crisi attuale - sostiene Confindustria - .
Sono balzelli che le imprese non possono sopportare e gli effetti si riverbereranno su tutti i settori, dal cemento, all'edilizia, con inevitabili ripercussioni sul piano occupazionale. E' noto peraltro che solo dal 2009 al 2010 le entrate tributarie sono diminuite di un miliardo di euro".