Il dato è fermo al 2011 e le prospettive per il 2012 non sono affatto rosee, ma ci troviamo ormai di fronte ad un dato concreto incontrovertibile: solo nel mese di dicembre le imprese a Palermo hanno erogato 1.836.401 ore di cassa integrazione per il settore industria e 160.136 ore per il settore edilizia.Non solo, ma nel 2011 Confindustria Palermo ha assistito per la Cassa integrazione ordinaria 106 aziende, 21 per quella straordinaria, 48 ore per la Cassa integrazione in deroga 48, con l'avviamento e la conclusione di 20 procedure di mobilità con il licenziamento di 1246 lavoratori.
I primi dati trimestrali per il 2012 ci descrivono un quadro ancora peggiore, con le aziende rimaste che hanno già portato ad utilizzare il 50% delle risorse impegnate durante tutto il 2011 da Confindustria a Palermo.
Le richieste sono note, si chiede un'apertura maggiore del credito alle banche e le stime per il 2012 parlano di un paese che affronterà una stretta creditizia paragonabile a quella del secondo dopoguerra. Manca infatti la capacità degli imprenditori palermitani e siciliani di ripartire con nuove attività, per la prima volta infatti alla chiusura di un'azienda non corrisponde l'apertura di un'altra attività, mentre l'allarme di SOS imprese ricorda come senza i contributi da parte delle banche il racket e l'usura crescono.
Pare ormai inevitabile uno sciopero generale unitario di CGIL, CISL e UIL in attesa di capire le prossime manovre per cancellare il -1,3% nei conti totali dell'azienda Italia per il 2012.