Diciotto domande di logica, altrettante di comprensione del testo, sette d'inglese più sette di informatica. In tutto cinquanta quesiti a cui rispondere in cinquanta minuti, con l'asta posta ad un minimo di 35 punti. I test d'ingresso al concorso a cattedra indetto dal ministero della Pubblica istruzione per assumere 12.000 insegnanti sono in pieno svolgimento, concludendosi domani.
I risultati dei primi due turni odierni sono stati aggiornati quasi in diretta, giusto il tempo per raccogliere i dati che arrivano dai provveditorati, dopo che i singoli candidati lo hanno saputo subito se erano passati alla prova scritta (il cui bando sarà pubblicato a gennaio) o no, visto che l'esame si svolge al computer. Così come in corso è il fiume di reazioni, considerazioni, consigli, da parte di quelli il dente lo hanno tolto.
Terminate le prime due sessioni di oggi – iniziate alle 9 e alle 11 – i dati danno un tasso di promozioni pari al 33,7 per cento in tutta Italia, su quasi 70 mila partecipanti. Un numero che suscita sorpresa tra coloro che hanno fatto i test stamattina. Infatti la stima attesa, dal tam tam che circola di bocca in bocca, telefono per telefono, computer per computer, era al ribasso: "da me? ne sono passati 2 su 10", "tutti quelli che conosco sono stati bocciati", poi di questo tenore andando. In tema di reazioni a caldo si va da un netto "non è stata una bella esperienza", ai ben lapidari "astrusi", "aleatori", "incomprensibili", da riferirsi ai quesiti di logica che c'erano da risolvere.
Un consiglio da dare a chi deve ancora fare l'esame? "Meglio non rispondere quando non si sa quale opzione scegliere, visto che la risposta sbagliata dà la penalizzazione di mezzo punto invece non rispondere è uguale a zero".