Nuova "gatta da pelare" per l'Amministrazione Orlando. I Revisori dei Conti hanno di fatto bocciato il consuntivo di bilancio 2013 appena approvato dalla Giunta e che ora dovrebbe passare al Consiglio Comunale. Un parere a quanto pare inaspettato che ha lasciato non poco interdetti maggioranza consiliare e amministrazione, anche perchè il consuntivo è qualcosa che di fatto cristallizza quello che è già stato fatto perciò difficile da modificare. Non era mai successo negli ultimi anni che un collegio (che ha solo funzioni di controllo) bocciasse un consuntivo, atto che molti componenti della maggioranza valutano come "ostruzionismo politico" Lo stesso primo cittadino e l'Assessore al Bilancio Luciano Abbonato dichiarano: "In merito al parere reso dal Collegio dei revisori sul Rendiconto finanziario 2013 non potendo essere contrari, i revisori hanno concluso il mandato ricevuto dalla passata amministrazione usando l'espressione ambigua "non favorevole". Gli attuali revisori, di fatto sono ancora quelli nominati dalla passata amministrazione Cammarata il cui mandato è già scaduto e a giorni verranno sostituiti. Non è il primo parere negativo che esprimono sull'amministrazione Orlando, emblematico il caso in cui diedero un anno fa anche alla nascita della Rap, provocando il forte disappunto della maggioranza che ha poi comunque approvato l'atto. Un parere negativo al rendiconto che comunque per la legge è ormai parificato al bilancio previsionale e che quindi deve essere necessariamente approvato, pena lo scioglimento del consiglio comunale.
Di contro da parte loro i revisori parlano chiaro numeri alla mano, puntando il dito contro l'amministrazione. Per prima cosa, si legge nella loro relazione, l'Amministrazione avrebbe fornito gli ultimi documenti solo lo scorso giovedì, ritardando il rilascio del parere, ma anche di non aver presentato una serie di dati necessari e richiesti tra cui quelli relative alle aziende partecipate. In particolar modo quelli riferiti al servizio di Igiene Urbana, nel proprio complesso, conti che porterebbero i servizi in pareggio solo grazie alla voce riferita agli 11 milioni di euro della Tares, che però, secondo i Revisori, non avevano trovato un impegno specifico in voci di bilancio e che quindi per questo motivo devono confluire nell'avanzo di amministrazione. Voce che è vincolata e non spalmabile dove si vuole. La questione è quella relativa alla vicenda che prevede che in realtà i soldi chiesti ai cittadini per pagare la Tares sono stati di più di quanto necessario, perciò di fatto andrebbero restituiti ai contribuenti. Cosa che provocherebbe un buco di bilancio nelle rispettive aziende.
Politica o no è il caso di dire che " i conti per il momento non tornano".