Il gruppo dell'Idv al Comune perde un tassello. Il consigliere Giorgio Calì, eletto con 361 voti, ha infatti lasciato la compagine di maggioranza per confluire nel gruppo misto.
"Da parte mia - spiega Calì a Palermo Report - nessun cambio di casacca, ma una scelta di continuità con il progetto al quale avevo aderito. L'Idv non esiste più... lo scorso anno abbiamo fatto una battaglia per togliere il nome di Di Pietro dal simbolo e oggi mi ritrovo in un cartello con la 'Rivoluzione Civile' di Antonio Ingroia senza sapere come...".
"Mi dispiace - prosegue Calì - ma il partito che avevo scelto non esiste più. Ingroia alle scorse elezioni regionali aveva rifiutato il nostro invito a candidarsi. Doveva andare in Guatemala... e oggi? Oggi , dopo pochi mesi, si candida con il suo nome, la sua lista? No".
Calì spiega di "avere più volte manifestato il disagio nato da questa scelta. E con me altri consiglieri. La maggioranza del partito è con Donadi... a Palermo l'Idv regge perchè c'è Orlando. Dice di sapere fare il sindaco, ed è vero".
"Spero però - aggiunge riferendosi proprio al primo cittadino - che la mia decisione gli serva come campanello d'allarme, per far sì che si fidi non solo delle persone della sua cerchia".
"Calì – commenta lo stesso Orlando - ha fatto una chiara scelta politica, lasciando la maggioranza grazie alla quale è stato eletto e siede in Consiglio Comunale e passando nelle file della minoranza. Mi aspetto quindi che abbia, al pari di quanto fatto fino ad ora dagli altri consiglieri di minoranza, un comportamento responsabile e coerente con tale posizione."
Toni ben più risentiti da parte di Pippo Russo, segretario provinciale, e Fausto Torta, coordinatore cittadino del partito. In una dichiarazione congiunta sottolineano "la riprovevole la disinvoltura con cui spesso si dimentica la volontà degli elettori all'atto dell'espressione del voto". "Calì - aggiungono - aveva già di fatto rotto con il suo partito candidandosi nella lista 'Centro Democratico', collegio Sicilia occidentale Camera, alle prossime elezioni politiche. Circostanza - precisano – appresa con la pubblicazione delle liste e inizialmente negata".
E davati alle parole di Russo e Torta, il consigliere non si ferma.
"A Russo - dice Calì - ho chiesto più volte un incontro, che però non è mai avvenuto. Non rispondeva più neppure al telefono. Quanto a Fausto Torta, non si chiedono spiegazioni con una telefonata fatta per 'gossip'. Se mi avesse convocato ufficialmente sarebbe stato informato della mia candidatura".
La polemica resta e resta l'anticipazione, dello stesso Calì, circa "la nascita quanto prima del gruppo 'Centro democratico' al Comune di Palermo. In tanti vivono il mio stesso disagio, ma lo ufficializzeremo a tempo debito".
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