Clamorosa è la disinformazione che in queste ore sta circolando sul web, rispetto a come si dovrà esprimere il voto per l'elezione a sindaco di Palermo al ballottaggio, circola in modo virale attraverso la rete un appello che invita categoricamente a mettere il proprio voto soltanto sul nome del candidato a sindaco, pena l'annullamento del voto. In realtà, l'articolo 143 delle istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali è meno severo. Si spiega nella norma, infatti, in modo chiaro che il voto è valido "anche quando l'espressione del voto a uno dei due candidati a Sindaco, sia stata impropriamente apposta fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato ovvero sul contrassegno di una lista collegata." Quello che dice la norma è che il voto dato sul simbolo a sostegno del candidato è improprio (per chiarezza sarebbe meglio mettere la croce solo sul nome del candidato prescelto), fatto salvo il principio assoluto che quando la volontà dell'elettore è chiara, il voto è da ritenersi valido.
Infatti Niente voto disgiunto, se si mette una X su un candidato a sindaco e anche su una delle liste che sostengono l'altro candidato in voto è nullo. D'altra parte, i voti dati alle liste in questa fase dell'elezione sono comunque inutili. Al ballottaggio, infatti, si deve scegliere tra i due candidati a sindaco che hanno preso più voti al primo turno. Eventuali croci sui simboli dei partiti non servono a spostare gli equilibri del consiglio comunale.IL NOSTRO CONSIGLIO, esprimere il proprio voto solo sul nome del candidato a sindaco prescelto apponendogli sopra una X, così non si sbaglia....