Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo e Trapani hanno sequestrato beni riconducibili alla sorella e al cognato del boss Matteo Messina Denaro. L'operazione è scattata a Castelvetrano, paese natale della "primula rossa", latitante ormai dal 1993.
Ad Anna Patrizia Messina Denaro e al marito Vincenzo Penicola - attualmente detenuto per mafia e ritenuto organico al mandamento mafioso di Castelvetrano – sono stati sequestrati beni per alcune centinaia di migliaia di euro.
Panicola ha operato nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell'energia elettrica; delle costruzioni edili e stradali; dei lavori di pulizia in genere. Con la società Vieffegi Service Srl, oggetto di sequestro, l'imprenditore prestava la sua attività di pulizia all'interno del Centro Commerciale "Belicittà" di Castelvetrano, appartenente al gruppo imprenditoriale di Giuseppe Grigoli, ritenuto prestanome di Messina Denaro, al quale erano già stati sequestrati beni per 700 milioni di euro nell'ambito dell'operazione "Mida".
Il sequestro ha compreso le aziende e i capitali sociali di alcune ditte nonché il compendio aziendale della ditta individuale della sorella di Matteo Messina Denaro, Anna Patrizia, esercente l'attività di colture olivicole, un fabbricato, autovetture, rapporti bancari e altro.
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