Lo scorso luglio, il commissario liquidatore del Conires ATO PA4 (società d'ambito in forma consortile denominata - Consorzio Intercomunale Rifiuti, Energia, Servizi) Silvia Coscienza, aveva rimosso dall'incarico il direttore generale Riccardo Incagnone, alla luce di una conclamata crisi economico-finanziaria. Nella lettera inviata ad Incagnone c'era scritto: "alla luce delle circostanze circa la situazione del Coinres, Consorzio posto in liquidazione e versa in conclamate crisi economiche e finanziarie, le comunico che non è intenzione di questa amministrazione avvalersi, allo stato attuale, di una figura dirigenziale con funzioni di Direttore Generale. Voglia attivarsi per il passaggio di consegne". Dopo poche settimane però venne fatta un'altra nomina, quella di Roberto Celico. Con quale ruolo? Quello di Direttore generale.
"La discrasia di questo provvedimento – denunciano i due componenti Pdl all'Ars, Salvino Caputo e il capogruppo, Francesco Scoma,– non è l'unica pecca dell'operato del commissario. Il dirigente generale nominato Celico era stato preteso dalla stessa Coscienza quale proprio consulente, subito dopo il suo insediamento nel maggio 2012. Condicio sine qua non – continuano i due deputati – per accettare l'incarico che veniva da Raffaele Lombardo. Ma Celico è il compagno convivente della stessa Coscienza! Un fatto del genere in una democrazia compiuta, avrebbe subito provocato la destituzione dall'incarico del nuovo dirigente e soprattutto la rimozione del Commissario" scrivono in un atto ispettivo depositato oggi.
Sulla questione, Silvia Coscienza lo scorso settembre aveva dichiarato: "Il fatto che sia il mio compagno non rappresenta nessuno scandalo".
Dipende dai punti di vista, ci sentiamo di poter rispondere. Certi che l'ing. Celico non sia l'unico competente e adatto a ricoprire quell'incarico né tantomeno l'unico di cui potersi fidare, la nomina imposta risulta assai anomala e dentro delle logiche clientelari e nepotismi che dovrebbero stare fuori dalla cosa pubblica.
Con l'interrogazione, quindi, Scoma e Caputo chiedono a presidente della Regione e assessori competenti se non sia il caso di "rimuovere in autotutela il direttore generale del Coinres; di avviare provvedimenti disciplinari verso il Commissario liquidatore; di verificare il danno erariale, in quanto dalla documentazione si evince chiaramente che il licenziamento del primo Direttore è stato fatto tardivamente tanto che è pendente un ricorso presso il giudice del lavoro per il suo annullamento".
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