Da tre mesi senza stipendio e con la paura del licenziamento. I 70 dipendenti della Comunità Terapeutica assistita della clinica Stagno in via San Lorenzo, chiedono certezze e garanzie e ieri in segni di protesta hanno occupato in locali della clinica. "Siamo disperati – dicono e le stesse parole sono scritte sui cartelloni esposti nel giardino –. Un anno fa è iniziato il declino. L'ex casa di cura privata convenzionata, con l'intervento della regione, venne riconvertita fra il 2007 e il 2009 e creata la Lungodegenza con 46 posti per la riabilitazione di pazienti operati o per malati acuti. Un servizio durato appena due anni, nel novembre del 2011 venne chiusa e gli infermieri sono stati messi in mobilità.
La Fp Cgil, assieme agli altri sindacati, ha proclamato lo stato di agitazione: "Chiediamo all'assessorato alla sanità di conoscere i progetti che hanno – dice il segretario della Fp Cgil Filippo Romeo – Vogliamo sapere se è vero che la convenzione è stata bloccata e se dunque sia questo il motivo per cui non possono essere emessi i mandati di pagamento".
"I lavoratori della Clinica Stagno hanno diritto di essere tutelati ed il sistema sanitario regionale ha diritto/dovere di non far andar perdute le loro professionalità" ha dichiarato Vincenzo Figuccia, parlamentare del Pds-MpA, incontrando oggi i lavoratori del presidio –. La Regione si attivi perché il sistema sanitario convenzionato non sia oggetto di speculazioni e compravendita di posti letto e perché le professionalità acquisite non vadano sprecate."