A parlare è il responsabile dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo, Gabriele Marchese, che rilancia l'emergenza circa le tumulazioni, le inumazioni e le sepolture dei feretri in generale.
"Dopo la diatriba delle settimane scorse - ha esordito Marchese - adesso la Regione Siciliana ha proibito l'uso dei campi di inumazione posti proprio sotto i costoni rocciosi a rischio. Ci troviamo al momento in una situazione di stallo, a cui dobbiamo sopperire sfuttando le cappelle dei privati. Quando nel 2013 si risolverà la situazione - ha continuato il dirigente comunale - le bare potranno essere risistemate".
Con questa operazione, il Comune di Palermo ha ottenuto una ulteriore disponibilità di 20 mila posti, prevenendo l'accumulo di feretri in deposito, cosa peraltro già avvenuta. Certo è che la questione cimiteri si dovrà dirimere, ed anche in tempi brevi. Il massiccio di Monte Pallegrino presenta annosi e gravi problemi inerenti al rischio idrogeologico e quindi alle frane, ma gli interventi sarebbero onerosissimi per le già asciutte casse dell'amministrazione cittadina.