L'annuncio arriva tramite comunicato. Il titolo è esplicativo, e recita: "Chiuso dopo 36 anni ufficio stampa Regione". A darne notizia è il comitato d redazione dell'ufficio stampa medesimo, quello della Regione Sicilia. Ieri al lavoro per l'inaugurazione della nuova legislatura all'Ars, oggi la smobilitazione. D'altronde Rosario Crocetta l'ha annunciato proprio quando la nuova Assemblea si era insediata da poco, che formalmente aveva revocato l'incarico ai ventuno giornalisti, tutti assunti con funzioni di caporedattore. E nel giro di ventiquattro ore, dunque, è arrivata la "notifica del provvedimento di cessazione del rapporto di lavoro, emesso dal presidente della Regione".
"Da questo momento, non saranno più garantiti, quindi, la rassegna stampa quotidiana, i comunicati della Presidenza, della giunta, dei dodici assessorati e dei 28 dipartimenti regionali, i servizi del TgWeb e i supporti audio-video degli eventi più rilevanti della Regione". A parlare è il cdr dell'ufficio stampa, che già si era appellato alla decisione più volte ventilata dal governatore, ribadendo ancora una volta le sue ragioni: "La decisione unilaterale del presidente Crocetta azzera un servizio pubblico d'informazione e comunicazione istituzionale obbligatorio per assicurare, così come previsto dalla legge, la trasparenza dell'azione amministrativa".
Di "atto politico unilaterale di carattere propagandistico" parla la Federazione nazionale della stampa, riferendosi al licenziamento dei ventuno giornalisti, secodo cui così facendo vengono lese "le regole, dei principi di giustizia sociale e estraneo alla proposizione di un quadro innovativo di azione per l'informazione primaria istituzionale che e' e deve essere cosa diversa dal quella politica affidata ai portavoce".
Per il futuro, Crocetta fino a ieri ha ribadito che basterebbe "un terzo dei giornalisti" fino ad oggi incaricati della comunicazione della presidenza della Regione, e che "ci sarà un solo caporedattore". Sulle modalità di selezione, si aspettano delucidazioni.