Fra Giovanni si faceva chiamare. Fra Giovanni della Comunità dei Frati e Suore di Maria Regina della Pace e lo scorso anno si era presentato in contrada Borgo Schirò, a Corleone con una missione "in nome di Cristo Signore Nostro": la ristrutturazione della chiesa.
Aveva cercato di coinvolgere la cittadinanza, da Corleone a Palermo, passando per Monreale e tutta la provincia.
Ma la Missione di Fra Giovanni, pugliese di 30 anni, si è conclusa con un avviso di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese .Le accuse sono truffa aggravata e sostituzione di persona, reati commessi a Corleone nei mesi di settembre ed ottobre dello scorso anno.
Tale provvedimento è stato già notificato all'interessato.
Il finto frate andava in giro alla raccolta di fondi e invitava la gente ad aiutarlo attivamente, anche nella realizzazione dei lavori. Ad insospettire la Polizia il fatto che le strutture esistenti in borgo Schirò sono diroccate e dunque particolarmente difficile edificare e ristrutturare la chiesa con una semplice raccolta di fondi fra i cittadini.
Da qui ecco scattare alcuni accertamenti specifici che hanno permesso di risalire alle esatte generalità dell'uomo e di che in realtà Fra Giovanni non era quello che diceva di essere, non faceva parte di alcun ordine religioso e che già in passato era stato segnalato come millantatore.
Il finto prete raccontava di essere autorizzato da alte autorità ecclesiastiche e oltre ad effettuare le raccolte dei soldi in prima persona, chiedeva l'aiuto dei fedeli durante le cerimonie religiose oltre ad andare in giro per il paese raccogliendo soldi presso gli esercizi commerciali e le abitazioni private.
Anche i religiosi del posto, cui "Fra Giovanni Maria" si era rivolto per avere alloggio e vitto, si erano insospettiti per un comportamento "non consono" ad un prete.
L' uomo aveva pianificato la sua truffa facendola precedere da comunicati su giornali locali e siti internet.
Di seguito ecco uno degli appelli lanciati dal finto frate:
Carissimi Fratelli e Sorelle Siciliane,
sono addolorato nel vedere la Casa del Padre Mio di Borgo Schirò, ridotta in un cumolo di macerie. Il motivo di questa mia breve lettera è per invogliare tutti i cittadini di Palermo, Monreale, la provincia di Palermo e tutti i Corleonesi ad unirsi ad un grido che parte dal profondo del mio cuore. La mia intenzione e salvare quella Chiesa che sta cadendo in distruzione a Borgo Schirò (Corleone) per farne un luogo di preghiera sacra e di ritiro spirituale per tutti i credenti. In questo momento sono solo a cercare di riportare quella struttura al suo antico splendore, ma se in tutti voi che leggete queste righe s'accende un po' di quella fede donata dal Nostro Signore Gesù Cristo, di certo sarete in molti a venire in quel Borgo ad aiutarmi nella mia impresa, che il Signore Gesù Cristo mi comanda di fare.
Non abbandonatemi! Voi figli e figlie del Padre mio, aiutatemi e sarete ricompensati giustamente dal Signore Gesù per quello che farete, affinché nessuna Casa di Dio resti sola ed abbandonata. Per questa mia impresa, che può essere anche la tua, caro fratello mio che leggi, servono tante cose: costruttori di ogni genere per riportare la Chiesa all'antico splendore, imbianchini per ridipingere la facciata e l'interno della Chiesa e della Casa Canonica, falegnami che possano costruire panche in legno, brave donne pronte ad unirsi a me e al Signore nella pulizia della Parrocchia e moltissimi giovani volenterosi nel aiutarmi a far rivivere quel luogo di preghiera e meditazione. Vi prego ancora una volta, in Nome di Cristo Signore Nostro, AIUTATEMI!!
Posso essere contattato al numero 3207857608, vi benedica il Signore Nostro Gesù Cristo.
Fra Giovanni Maria
Comunità dei Frati e Suore di Maria Regina della Pace.
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