Palermo. Rieccoli. Mancavano da un po' ma, come da copione, l'assenza non è durata molto.
Parliamo dei cumuli di rifiuti, quelle montagne colorate quanto maleodoranti, che puntualmente 'decorano' le strade di Palermo.
Che si tratti delle vie del centro o quelle più periferiche, di marciapiedi o strade, ecco comparire cumuli di immondizia. E, puntuali, sono tornati anche i roghi di cassonetti con i vigili del fuoco in azione dal centro alla periferia.
Per il sindaco Leoluca Orlando "mettere in ginocchio la città non garantendo i servizi di raccolta, spazzamento e pulizia non aiuta sicuramente la causa dei lavoratori della Rap (l'azienda di igiene ambientale, ndr). La posizione dell'amministrazione comunale è chiara - ribadisce il primo cittadino - non aumentare la Tares ed evitare il fallimento della Rap, dopo il fallimento dell'Amia".
Le parole di Orlando però non hanno tranquillizzato alcuni consiglieri di circoscrizione, che hanno organizzato un flash mob davanti gli uffici comunali di piazza Giulio Cesare. L'appuntamento è per domani alle 10.30.
"Tares che aumenta e servizi sempre meno efficienti. Venerdì mattina tutti con un sacchetto di spazzatura davanti l'ufficio Tares per protestare": è l'invito rivolto dagli organizzatori ai palermitani, a cui entro il 16 dicembre toccherà pagare il saldo della tassa sui rifiuti con aumenti medi del 75% rispetto alla vecchia Tarsu. Un aumento che, di fatto, 'brucerà' tutte le agevolazioni previste come quelle per disabili ed anziani.
"Dopo la mazzata data ai palermitani con la Tarsu 2012 pagata fino a pochi giorni fa - precisano - il Consiglio comunale, nonostante la possibilità di posticipare di un anno l'avvento della Tares, ha deciso di incassare anche la nuova tassa tra ottobre 2012 e gennaio 2013".
Allora, per i promotori del flash mob la vera forma di protesta dovrebbe portare "ciascuno di noi a raccogliere i rifiuti, offrendo di fatto un servizio ai cittadini che già pagano cifre assurde di Tares, e portare gli stessi rifiuti davanti la porta di chi l'aumento della Tares l'ha votato e firmato. La nostra protesta - concludono - non vuole invitare i palermitani a non pagare, ma invita l'Amministrazione ad offrire un servizio pari al suo costo".