Un mese dal crollo in vucciria, un mese di abiura politica.
Silenzi complici, inabilità politica e pianificatrice, azzardo nei riguardi della nostra sicurezza per le strade, latitanza dello Stato e della peggiore classe politica locale e non, che rinuncia ad incidere il suo tempo.
Vergognatevi!
Cominci già da ora, a farsi spazio nella mente di uomini carismatici e capaci, l'idea che al vuoto politico comunale, potrà contrapporsi chi, nell'uso cosciente e per il bene comune, darà spazio con pragmatica vocazione alla semplicità del buon senso, che si attua attraverso piani condivisi, progetti etici ed estetici, ma sopratutto mediante una "vision" chiara e di alto livello, capace di creare sviluppo e dunque lavoro, e quindi ricchezza traguardando il pianeta della sostenibilità, capace di legare finalmente ed indissolubilmente il termine turismo al concetto di "cultura" generando al tempo stesso la necessaria sicurezza invocata.
Palermo deve tornare approdo mediterraneo inderogabile come Barcelona, Nizza, Tunìs, Istanbul e la Vucciria deve tornare a rappresentarne, unitamente al porticciolo della cala, "PORTA MARIS"...
Tale vision, si tradurrebbe nell'immediato in posti di lavoro, stagionali ma sopratutto stabili, così per le guide turistiche, per i commercianti, gli ambulanti, gli artisti, ristoranti e luoghi di ristoro ed il mercato tornerebbe ad incantarci tutti alla stregua del dipinto Guttusiano, quei colori, quei profumi, quei rumori, quel vuciare tornerebbero a produrre magicamente, virtuoso sviluppo locale, attirando l'interesse del mondo.
Per far ciò o immaginare semplicemente di poterlo fare, occorre mettere in sicurezza il patrimonio monumentale prossimo tutto al collasso strutturale oggi come ieri all'improvviso.
Quei palazzi, quelle chiese, quelle quinte scenografiche unici come unici sono i nostri volti, intrisi di grande bellezza anche quando decadenti perché abbandonati, fatti di pietre che continuano a parlare a quanti capaci di dare ascolto, rappresentano la nostra memoria tangibile e non possono crollare perché amministrate da chi dimostra di non esserne capace.
Esse, le pietre illuminate dal lavoro dei nostri avi, sembrano bisbigliare al Sindaco Orlando, alla sua giunta, all'inesistente politica dell'assessore alla cultura Giambrone, alle mani legate dell'assessore Bazzi, il medesismo messaggio...
... CARPE DIEM... Cogli l'attimo... Il tuo tempo per dimostrare è qui ed ora, il vostro tempo per fare è già ieri, il vostro immobilismo rappresenta la morte del cuore della città e la morte celebrale della politica.
Abbiamo bisogno di Pericle, ma soprattutto di Fidia e di Ictino, abbiamo bisogno di politici illuminati, desiderosi di lasciare segni incisivi e virtuosi del proprio passaggio.
L'Associazione Vigliena, vi propone allora l'idea perfettibile, di chiamare qui ed ora tre architetti dalla riconosciuta sensibilità nei riguardi del tessuto storico e mediterraneo, Alvaro Siza, Carlos Ferrater, Eduardo Souto de Moura, brillanti e virtuosissime menti illuminate dal trentennale mestiere e dal quotidiamo confronto tematico con il Genius Loci, capaci di sovvertire le sorti del degrado urbano legando dinuovo la città al suo mare.
Si potrebbe affidare loro, tre diverse aree tematiche, il miglioramento del rapporto tra l'approdo e la città, la rinascita del mercato-Suk, la costruzione nelle "lacunose assenze dei crolli" di preziosi oggetti a reazione poetica, li chiamava Lecorbusier, nuove architetture dal linguaggio moderno.
A tale operazione, i tre maestri vedrebbero affiancarsi professioni locali come le maestranze, ma sopratutto giovani architetti ed ingegneri che imparerebbero modi di vedere che vanno al di là del mestiere, traguardano l'archetipo dello homo faber, e al tempo stesso lavorerebbero come per l'Acropoli per il bene della propria comunità complici della rinascita, artefici di produrre bellezza!
Al solito idiota che dirà che questo è un bel sogno, chi scrive risponde che no, non è un sogno, questa si chiama VISION!
È il termine che, ponte tra politica e polis, indica la base della concretezza dei risultati di mezza Europa, si chiama Barcelona, Bilbao, Berlin, Lisbloa, Oslo, Paris, Murcia, Valencia, Madrid, Nizza, Milano, Zaragoza.
Sindaco, faccia sua questa idea, faccia qualcosa degno di riscattare la decadenza e l'immobilismo, di questa città, faccia qualcosa!
E ripetiamo, ha bisogno d'avere intorno professionisti di alto livello, di giovani energie, sappia guardare a l'ellenismo, fonte di bellezza ed equità, e si accorgerà che è giunto il momento di scrivere il suo verso...
Quale sarà "il tuo verso" Sindaco Orlando?
Ci auguriamo sia scritto prima del prossimo crollo, prima che altre libre di vucciria sanguinante Vucciria, vengano strappate alla nostra memoria comune.