News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

La Sicilia perde 500 milioni di fondi europei, ora gestiti da Roma

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Nessuno parla dei fondi europei non spesi, miliardi di euro di sviluppo mancato. In seguito alla re-introduzione dell'IMU (la vecchia ICI) il Governo ha chiesto alla Regione di innalzare il contributo sanitario dal 42% del 2011 ad almeno il 49%. Per evitare di creare un buco da 600 milioni di euro nei bilanci regionali, Gaetano Armao e Monti si stanno mettendo d'accordo per alzare il contributo almeno al 44%.

Per raggiungere questo obiettivo, oltre a dei tagli nella gigantesca macchina burocratica della Regione Sicilia, la giunta ha modificato l’intero piano di spesa dei fondi europei denominato Fesr: si tratta del capitolo più cospicuo, da 6 miliardi e mezzo, finito sotto la lente di ingrandimento dell’Ue e dello Stato per i ritardi nella spesa e gli errori nella certificazione.

Il governo Lombardo è stato costretto dallo Stato a cedere circa mezzo miliardo al piano d’azione nazionale. Le somme saranno spese liberamente da Roma in progetti regionali strettamente legati al potenziamento delle Ferrovie ed altre infrastrutture.

Ad essere falciate sono al capitolo Attività produttive per lo sviluppo e il rafforzamento di distretti produttivi e gruppi di imprese e per realizzare i servizi comuni volti a superare deficit conoscitivi erelazionali delle imprese. In una parola, addio ai fondi europei per la crescita delle imprese.

Ci dobbiamo preparare ad una chiusura totale dei rubinetti per il sostegno e lo sviluppo delle imprese siciliane, già in grave difficolta? Assolutamente no. La dotazione scende di ben 83 milioni, con un taglio di 21,6 milioni di euro per l'accesso al credito delle imprese in difficoltà, ma il fondo a disposizione rimane enorme. Solo al capitolo "sostegno alle imprese" il fondo a disposizione rimane di 323 milioni di euro. Una cifra cospicua, che a causa di una pessima amministrazione di 10 anni di contributi europei per la crescita poteva essere molto più grande ed in grado di trasformare non solo la Sicilia, ma l'intero Mezzogiorno italiano.

Tutto ciò senza che nessuno faccia mai valere le relative responsabilità.