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Caos pubblicità, il Comune annuncia il Regolamento. Basta abusivismo e monopoli

 

L'Amministrazione comunale di Palermo annuncia di avere approvato un atto d'indirizzo con cui viene dato mandato agli Uffici di predisporre tutti gli atti necessari per l'approvazione del nuovo Regolamento della Pubblicità e delle Affissioni, unitamente al Piano dell'impiantistica pubblicitaria. Era l'ora! Finalmente si affronta il problema della regolamentazione della pubblicità a Palermo, o almeno me lo auguro, tema che sollevai circa un anno fa quando parlai della giungla dei cartelloni pubblicitari, in quel caso a Mondello ma possiamo riferirci all'intera città. Problema che non è certo rappresentato dai maxi poster che servono a finanziare lavori di restauro o di consolidamento di importanti monumenti. Ben vengano in tempi di vacche magre e di rischio attuale di crolli e purché, poi, quei monumenti vengano davvero restaurati e messi in sicurezza e non rimangano in eterno a supportare i maxi poster. Intendiamoci bene, il nuovo Regolamento deve certamente porre fine all'abusivismo imperante nella cartellonistica e, soprattutto, non dimentichiamolo, al monopolio di fatto che s'è venuto a creare a danno di tanti piccoli e medi imprenditori pubblicitari che non hanno più avuto l'opportunità concreta di lavorare, magari a favore dei commercianti che non possono certo permettersi le cifre imposte da un mercato di fatto bloccato. Qui non si tratta di limitare l'attività di qualcuno ma, al contrario, di favorire la concorrenza e di potenziare le occasioni di lavoro, nella legalità. Ovviamente nel rispetto delle norme sulla sicurezza di pedoni e veicoli, delle bellezze monumentali, favorendo la cura dei nostri beni artistici anche attraverso risorse finanziarie provenienti dalla pubblicità, e del decoro urbano. Intanto, in attesa del Regolamento, che spero non finisca in un binario morto, visti gli enormi interessi in gioco, si possono transitoriamente consentire, mentre si combatte l'abusivismo, forme di pubblicità possibili pure per le piccole e medie imprese di pubblicitari e del commercio, che ridiano fiato all'economia del settore. La mia paura è che il Regolamento nascituro, che deve ancora vedere la luce negli uffici comunali, si impantani in Consiglio comunale, organo che deve approvarlo. Immagino già gli emendamenti, le pressioni, i veti incrociati. Vigileremo. Intanto che si rimuovano i cartelloni abusivi e si facciano pagare le multe a chi le deve pagare.

Pippo Russo