Ancora un rinvio, ancora 48 ore, ancora silenzio. L'argomento è sempre lo stesso: la Gesip e la sorte dei suoi lavoratori. La società di servizi del Comune di Palermo è in liquidazione e i suoi dipendenti non sanno ancora quale sarà la loro sorte. Un'incertezza che viene scandita, ormai quasi ritmicamente, da manifestazioni di piazza, annunci di accordi, smentite, rimpalli di competenze tra Comune-Regione-ministeri, nuove proteste fino al "no comment" di Palazzo delle Aquile degli ultimi giorni.
Ieri, rispondendo alle domande dei cronisti, il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri aveva spiegato senza giri di parole che ''Purtroppo non ci sono novità all'orizzonte, c'è stato questo finanziamento da parte del ministero del Lavoro per le aziende che vanno in cassintegrazione e so che il prefetto utilizzerà un tavolo di confronto, ma per arrivare a una soluzione ci vorrà ancora qualche giorno. Stiamo facendo tutto il possibile".
Nessuna rassicurazione quindi, solo altro tempo.
E a stretto giro di posta arriva il commento del sindaco Leoluca Orlando che si era detto pronto a scendere in piazza a fianco dei lavoratori nel caso di risposte negative da parte di Roma. "Ho detto e ribadito - spiega i una nota - che sono impegnato a seguire la vicenda dei lavoratori della Gesip e che continuerò a seguirla per assicurare tanto i loro diritti quanto il diritti della città tutta ad avere servizi efficienti. È ormai chiaro a tutti che la situazione è, ancora in queste ore, in continua evoluzione e che si è instaurata una interlocuzione fra Roma e Palermo, fra i Governi nazionale e regionale che hanno gli strumenti per affrontare il problema. Alla luce di questo continuo evolversi degli eventi credo opportuno tirare le somme venerdi, informandone i cittadini, i lavoratori Gesip e le rappresentanze sindacali."
A venerdì quindi... quando forse, arriverà una risposta reale. O ci attende un nuovo "stiamo lavorando, la prossima settimana sarà decisiva?".