Nel trionfo delle multisale cinematografiche, esiste una piccola sala inaugurata e chiusa dopo appena 10 giorni da cui potrebbe partire il rilancio di un'intera area. Stiamo parlando del cinema inaugurato e mai aperto al pubblico all'interno dei Cantieri Culturali della Zisa, un piccolo gioiellino da cui ripartire per dare voce alla protesta che sarà portata avanti dal 25 aprile al 2 maggio sulla riapertura dei Cantieri.
Il messaggio "Riaprite i Cantieri" era circolato in modo abbastanza curioso un paio di settimane fa quando alcuni dei manifesti cittadini erano stati "occupati" da questo messaggio e fa riferimento alla serie di appuntamenti messi in cartellone per riaccendere i riflettori sui Cantieri Culturali della Zisa.
Una delle primissime iniziative è la riapertura al pubblico della sala Vittorio De Seta, pronta ad ospitare da subito fino a 500 persone, superiore a quella delle singole sale dell'UCI Cinemas e paragonabile a quella di alcuni dei cinema più grandi ancora presenti in città.
Una delle proposte portate avanti dal comitato "I cantieri che vogliamo" è quella di dare a Palermo una grande sala dedicata al cinema d'essai, schiacciato dalle logiche di distribuzione che favoriscono films e produzioni molto vicine al mainstream.
Diversificare l'offerta filmica porterebbe al cinema nuove fette di pubblico e potrebbe "accidentalmente" allargarsi ai giovani della Zisa, incuriositi da questa nuova possibilità ancora poco esplorata a Palermo. Costanza Quatroglio, tra i sostenitori dell'iniziativa parla apertamente di come "...è' inaccettabile che nella città di Palermo non esistano più sale d'essai. Una Palermo europea ha bisogno di poter fruire di un cinema di qualità".
Le giornate dedicate alla condivisione di arte, cinema, musica, spettacolo e alla discussione di temi come lavoro, cultura, energia, partecipazione si intitolano "Apriamo". E' possibile aderire scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.