Eletto lo scorso ottobre nelle liste di Grande Sud nella provincia di Palermo, ha annunciato di lasciare il gruppo del movimento arancione all'Ars per approdare al movimento politico 'il Megafono'. Lui ha dichiarato di aver preso questa scelta perché "Grande Sud non ha più un progetto politico. Coalizzarsi per le Politiche con l'ex Premier Berlusconi ne è le prova lampante. Una scelta obbligata che va contro il mio modo di fare politica – prosegue il deputato regionale - e la mia voglia reale e concreta di cambiare le cose nella nostra Isola. Grande Sud dopo aver perso le elezioni regionali non ha ascoltato il mio consiglio e di tutta la base del partito, di azzerare tutte le cariche politiche, regionali e provinciali".
Gli esponenti di Grande Sud ci vanno giù duro: "Le piccole voci hanno bisogno del megafono per amplificare le loro piccole convinzioni politiche – dice il portavoce regionale Eusebio Dalì – Ma tutto questo è e resterà sempre un'illusione che copre il solito e immorale trasformismo utile solo a continuare ad alimentare le proprie clientele".
"Prima di gridare alla coerenza – sottolinea Bernardette Grasso –, occorre averne dato esempio nelle linee, nella condotta e nelle precedenti adesioni. Si rimane coerenti, e certamente utili al progresso della Sicilia, pur non essendo in maggioranza e pur non ricoprendo, dietro accurata e studiata spartizione, bramati incarichi istituzionali. Se l'onorevole Tamajo fosse veramente coerente – prosegue – si dimetterebbe dalla vicepresidenza della commissione Ambiente hic et nunc, in sintonia con i principi che ad un tratto, all'improvviso, folgorato su Damasco, sembrano animarlo".
E intanto ecco apparire su Twuitter un commento dell'onorevole Francesco Cascio. "I cambi di casacca in Ars cominciano ad assomigliare sempre di più al calcio mercato . La coerenza e' materia sconosciuta a quanto pare". Se sia riferito al cambio di partito di Tamajo, non si sa, ma tant'è.
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