L'ufficio legislativo della Regione Siciliana, interpellato dall'Assessorato Regionale all'Ambiente, esprime un parere ufficiale. In un documento di decine di pagine, con citazioni e riferimenti di tutti i tipi, alla fine,finalmente, si arriva ad un parere chiaro. "Per montare una certa tipologia di cabine serve la concessione edilizia". Ciò con tutto quello che relativamente ne consegue. Per prima cosa il fatto che i concessionari, in scadenza o meno, per montare le proprie strutture devono pagare i così detti oneri di urbanizzazione, che nulla hanno a che vedere con quelli di concessione. Nel parere dell'ufficio legale regionale, guidato dall' Avv. Romeo Palma, emerge che: come già detto gli oneri di concessione non escludono quelli di urbanizzazione. La sentenza presa a riferimento è quella del Consiglio di Stato del 1996 in cui viene esplicitato che: "per la realizzazione di strutture infisse nel terreno e di rilevante impatto visivo, occorre il rilascio di specifica concessione edilizia cosa che non puà essere inficiata dal fatto che le strutture siano comunque rimovibili".Così come confermato da un parere del Cga del 2012 che definisce la nozione di costruzioni, configurandola anche in presenza di opere che attuino una trasformazione urbanistica dei luoghi a prescindere dal fatto che essa avvenga con opere murarie. Tutto sembra confermare, che ad oggi sulle spiagge siciliane si sia fatto un po come si è voluto... e l'emblematico caso di Mondello in cui ogni anno vengono installate oltre mille cabine la dice lunga. Proprio su quest'ultima spiaggia pende una richiesta di sequestro da parte della Procura di Palermo, la cui decisione spetta al gip, attesa da un momento all'altro. Ovviamente, come nella migliore tradizione... tutto a stagione iniziata con centinaia di cittadini che hanno già pagato le tessere per usufruire della Cabina...