Rubare è sinonimo di ladro su questo non ci può essere dubbio. Ladro però è una parola che permette molte declinazioni certamente quella di delinquente ma visto i tempi forse anche di disperazione. Rubare è sempre e comunque un atto deplorevole che va punito dalla legge, singolare il fenomeno in netta crescita a Palermo che riguarda statue e busti che contornano le “ville” pubbliche della città. L'ultimo e tra i più eclatanti risale a qualche giorno fa, ad essere trafugato è stato il busto dello scultore palermitano Benedetto Civiletti, che campeggiava in bella vista nei pressi di uno degli ingressi principali del Giardino Inglese di via Libertà. Ad accorgersi dell'accaduto sarebbero stati proprio gli abituali frequentatori della villa che ne hanno segnalata l'assenza ai custodi. Sul posto sono poi intervenuti i Vigili Urbani del nucleo Tutela del patrimonio artistico che hanno avviato le indagini del caso. Quello che emerge che quest'ultimo caso in realtà è ultimo di una lunga serie e capofila di un fenomeno in crescita esponenziale. A quest'ultimo caso si aggiungerebbero il furto della statua di Pietro Novelli a Villa Giulia, quello dell' Omero sparito a Villa Trabia, del Genio del Garraffo alla Vucciria e di una scultura in bronzo a P.zza Castelnuovo.
Tutti furti compiuti in luoghi pubblici e centralissimi che fanno in prima istanza emergere l'assenza di un sistema di guardiania adeguato, ma che certamente sono anche indici di un disagio e degrado sociale che ormai non trascura nulla. Che sia delinquenza comune o sintomo di una crisi sociale dirompente la storia ci insegna che per ogni fenomeno delinquenziale devono esserne capite le matrici e il “giro” che ne sta alle spalle e da esse porne i rimedi adeguati.
Furti, che metto in luce anche lo stato di degrado in cui versano i nostri “amati monumenti” imbrattati, scrostati, lasciati all'abbandono senza un piano di restauro o manutenzione. Biglietti da visita della città, di quella stessa città che ci sta morendo sotto gli occhi. Una nota positiva certamente è quella che, questi atti vandalici non passano inosservati, centinaia i commenti di indignazione su i social netwoork da parte di cittadini che esprimono il proprio rammarico e disappunto.
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