La sua era una farmacia rurale, di quelle che rimangono aperte 24 ore su 24, con annessi rischi e pericoli. Le farmacie rurali sono "l'unico presidio di assistenza pubblica in piccoli territori talvolta abbandonati a se stessi".
Due persone sono state arrestate per l'omicidio della donna, Giuseppina Jacona, 70 anni che si trovava all'interno della sua farmacia quando è stata accoltellata alla gola.
Sono circa le 18,30 quando Angelo Porcello, 50 anni e Gandolfo Giampapa, 18 anni, entrano nella farmacia armati di coltello e col volto scoperto. Prima hanno svaligiato la cassa e poi, per cause ancora da chiarire, forse una reazione della donna, inaspetatta per l'età avanzata, l'hanno acccoltellata alla gola.
I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto hanno fermato sulla porta della farmacia Giampapa, mentre Porcello, che nel frattempo si era dato alla fug,a è stato localizzato raggiunto dai militari delle Stazioni di Blufi e di Petralia Sottana, presso l'abitazione, distante poche centinaia di metri, e dove era ristretto ai domiciliari.
I due sono stati portati presso il Comando Compagnia di Petralia Sottana e sul luogo del reato si stanno recando i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo.
Federfarma esprime il cordoglio: "Giuseppina Iacona – commenta Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo – era un esempio di dedizione al lavoro e di serietà professionale: una vita dietro il banco le aveva conquistato la simpatia e l'affetto di tutti. Ha rappresentato quegli avamposti di frontiera che sono le farmacie rurali, che scelgono di essere sempre disponibili h 24, aperte anche sabato e domenica senza chiudere mai, perché spesso solo l'unico presidio di assistenza pubblica in piccoli territori talvolta abbandonati a se stessi. Per questo la nostra categoria subisce ancora di più quanto è accaduto oggi: se in una grande città come Palermo ci siamo rassegnati ad essere il bancomat della criminalità subendo quotidianamente rapine, aggressioni e vandalismi, in provincia questa è una novità gravissima da non sottovalutare. Una violenza inaudita e senza motivo, probabilmente frutto dei continui attacchi mediatici che in questo periodo puntano a mettere in cattiva luce la figura del farmacista e della farmacia".
"Noi sì che siamo prigionieri agli arresti domiciliari – conclude Tobia - , con le porte della farmacia aperte a subire gli attacchi di chiunque, senza possibilità di difenderci. Auspichiamo che le autorità competenti facciano il possibile per fermare il dilagare di violenza mediatica e criminale che si scarica contro l'obiettivo unico rappresentato dalla farmacia".