News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Blitz delle Fiamme Gialle in un call center, lavoratori in nero e pagati 2 euro l'ora

call center Pagati 2 euro all'ora, nessun contratto, niente contributi. Ecco le condizioni di lavoro di 37 persone, tra i 19 e i 50 anni, impiegate in un call center di Palermo.
A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza, che con l' Ispettorato provinciale del lavoro, l'Inps e l'Inail, ha effettuato i controlli.

Nel call center, avviato il 3 maggio dello scorso anno, 37 addetti alle vendite di depuratori d'acqua, con un fittizio contratto "a progetto", basato sulla vendita di un quantitativo minimo di prodotti da garantire ogni bimestre.

Il titolare del call center a ciascun dipendente, all'atto del reclutamento, forniva o chiedeva che si procurasse una carta prepagata sulla quale poi, mensilmente, venivano fatti confluire gli stipendi in nero. Mediamente, i compensi si aggiravano intorno a 350 euro mensili. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire l'erogazione di somme per un ammontare superiore agli 80mila euro in sei mesi. I lavoratori, però, non ricevevano lettera di assunzione, ne' sottoscrivevano un regolare contratto di lavoro o quietanze di pagamento, percependo una retribuzione oscillante tra i 2 e i 3 euro per ogni ora trascorsa davanti a un computer, con cuffie collegate a una postazione telefonica.

Tale sistema ha consentito all'imprenditore di aggirare i contratti nazionali di settore risparmiando oltre 40mila euro, e di ottenere illeciti risparmi in termini di contribuzione assistenziale e previdenziale. Infatti, per le 2.400 giornate lavorative ricostruite dai finanzieri il titolare avrebbe dovuto versare contributi pari a 20 mila euro. Adesso rischia sanzioni da 72.725 a 644.330 euro.
Le Fiamme Gialle stanno esaminando adesso la contabilità dell'azienda per accertare ulteriori frodi all'erario.