Il disastro del bilancio regionale. Buco copre buco ma alla fine resterà una voragine. Continua l'allerta dell'Europa sui fondi destinati alla Sicilia. Fondi che come, forse molti non sanno, sono a rimborso, cioè prima la regione li deve materialmente spendere, cioè non basta impegnarli, e poi l'U.E. li rimborsa salvo buon fine. Quello che si profila per la nostra regione è un mancato rimborso di oltre 800 milioni di euro, che qualora ciò avvenisse creerebbe un buco di quasi 1 miliardo di euro nelle casse regionali. I fondi in questione risalgono alla prima trance tra il 2002 2 il 2006, ( la vecchia agenda 2.000) anni in cui sono stati finanziati progetti che ora l'Unione Europea non vuole rimborsare.
Fattispecie che ha portato il Governatore Rosario Crocetta , di ritorno da Bruxelles, a lanciare l'allarme sulle rendicontazioni irregolari proprio di quel periodo.
Il caso riguarda circa 340 milioni di progetti portati avanti dagli assessorati al Lavoro e alla Formazione con il Fondo sociale europeo. Nel mirino ci sarebbero anche corsi di formazione fantasma e cantieri per precari. Oltre a ciò altri 500 milioni in bilico sarebbero attribuiti a i piani per agricoltura, pesca e infrastrutture.
L'origine del problema starebbe nel fatto che in quegli anni la regione ha dirottato fondi verso progetti che dovevano essere pagati direttamente dalla Regione sgravando così il bilancio siciliano. Mossa che Bruxelles ora contesta. «Se queste somme non verranno riconosciute - ha detto Crocetta dovremo impiegare fondi regionali per coprire il buco. Noi stiamo avviando tagli per un miliardo sul nostro bilancio che così, quasi per intero, verrebbero invece assorbiti dal nuovo buco» e perciò implicitamente non destinabili a nuovi interventi.