Il sindacato contro il Comune. L'oggetto della controversia, l'apertura delle biblioteche cittadine con orario continuato "dalle 9 alle 18, tutti i giorni con un solo giorno di chiusura la domenica", deliberata alla fine dell'estate con prevedimento di giunta, che tanto era piaciuto ai cittadini, studenti e non, ma che allo stesso tempo aveva fatto storcere il naso a chi di tenere aperte le biblioteche doveva occuparsi.
Primo tra tutti a non essere d'accordo con il provvedimento del Comune era stato il responsabile della biblioteca comunale Casa Professa Filippo Guttuso, che aveva deciso autonomamente di non far partire il provvedimento e dunque di non modificare l'orario di apertura della struttura. Cosa di cui l'assessore alla Cultura Francesco Giambrone, si era accorto soltanto passando casualmente dalle biblioteche e trovandole chiuse. Nei confronti di Guttuso è stato avviato un procedimento disciplinare da parte del Comune ed è condannato anche a una sanzione pecuniaria.
La contro risposta è stato un ricorso presentato dal sindacato dopo l'avvio da parte dell'Amministrazione comunale del procedimento disciplinare, che si è concluso con la condanna del Comune. Secondo la Cgil "Il Comune di Palermo è stato condannato per comportamento antisindacale, per aver disposto l'apertura pomeridiana delle biblioteche comunali, anche il sabato e domenica, modificando senza il consenso scritto dei lavoratori l'orario di lavoro del personale part time e violando il sistema di relazioni sindacali previste dal contratto nazionale di lavoro".
"A noi – continua il sindacato – interessa dialogare con il sindaco, per questo chiediamo si torni al rispetto delle norme e delle corrette relazioni sindacali e si attivi subito un tavolo sull'organizzazione di tutti i servizi del Comune di Palermo. Chiediamo al sindaco – aggiungono - di convocare urgentemente un tavolo per ridiscutere tutti i servizi resi dal Comune, per ampliare orari di fruizione e migliorarne efficacia ed efficienza".
Di mezzo in questa vertenza lavorativa, ci andranno come sempre i cittadini. Perché con l'apertura delle biblioteche le visite da settembre sono state più di 4 mila, con un aumento di oltre il 72 per cento rispetto allo scorso anno.
Vedremo come andrà a finire questa storia che, comunque la si voglia mettere, a torto o ragione, è l'ennesimo colpo alla "possibilità di un avvicinamento alla Cultura", in questa città.