La denuncia arriva da Padova, dalla Elbi Spa, società con sede nella cittadina di Limena che produce cassonetti in vetroresina, e che in passato ha avuto rapporti commerciali con l'azienda municipalizzata palermitana di raccolta dei rifiuti. Ė Luigi Brustio, il presidente dell'azienda, a parlare: "Ho fornito dodici anni fa 4000 cassonetti all'Amia di Palermo – come riportato dal Corriere del Veneto - e dal 2000 sono in credito di 2 milioni e 130mila euro". Brustio si è rivolto già tempo fa alla magistratura perché il credito venisse saldato, e dopo la sentenza di primo grado, deve aspettare il 2014 per l'udienza d'Appello.
A sollecitare la soluzione della vicenda è oggi il gruppo consiliare dell'Idv del Veneto, facendo anche leva sulla vicinanza di partito con il primo cittadino palermitano. "Spiace vedere una situazione simile - scrivono Gustavo Franchetto, Antonino Pipitone, Gennaro Marotta - Domani partirà una nostra lettera indirizzata personalmente al sindaco di Palermo, il nostro collega di partito Leoluca Orlando. Invocheremo il suo intervento immediato perché la ditta veneta veda pagati i suoi ingenti crediti, che ne stanno minando la sopravvivenza, mettendo quindi a rischio il lavoro dei suoi dipendenti".