Sembra quasi un caso da film, ma in realtà non lo è. Si tratta del caso dell'avvocato civilista, palermitano, Fabio Tringali, che è stato rinviato a giudizio dal Gip, Maria Pino. L'accusa è pesantissima, "riduzione in schiavitù".
Tringali avrebbe infatti segregato e tenuto come schiavi due extracomunitari, uno dei quali si sarebbe costituito parte civile. I fatti sarebbero avvenuti lo scorso anno in un appezzamento di terreno a Partinico, di prorpietà dell'avvocato Tringali. Il legale si è difeso ipotizzando un complotto ordito dai suoi vicini per questioni di "cattivo vicinato".
Il processo si celebrerà in Corte d'Assise, poichè la pena prevista per reati del genere è pesantissima, da un minimo di 24 anni fino all'ergastolo.