Palermo. Accordo raggiunto e sciopero revocato... almeno in parte. Le sigle Aias e Forza d'urto, rappresentate da Pippo Richichi e Carmelo Lampuri e che raggruppano la maggior parte di autotrasportatori siciliani, hanno deciso di revocare il fermo degli autotrasportatori previsto da domani sera al 12 dicembre,
Il dietrofront è arrivato dopo un incontro alla Prefettura a Catania con esponenti del governo nazionale e regionale.
"Il mondo agricolo – spiega il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione - viveva una preoccupazione particolare, dato che la scorsa protesta aveva portato danni per 500 milioni di euro. Non possiamo che apprezzare l'atteggiamento costruttivo di Aias e Forza d'Urto, ma è chiaro che da questo momento in poi il nostro impegno sarà massimo per ridare ossigeno a un settore di fondamentale importanza per l'economia del nostro Paese".
Ma la protesta non rientra del tutto. Il leader dei Forconi, Mariano Ferro, dalla sua pagina facebook annuncia che la mobilitazione prosegue "La macchina del fango - scrive - é sempre in moto,o almeno ci prova a camminare...lo sciopero non é revocato e a chi racconta giro queste menzogne rispondetegli che stavolta non ci ferma nessuno".
Se il fronte della protesta si spacca, i palermitani corrono ai ripari e già da ieri pomeriggio i distributori di carburante della città sono stati presi d'assalto. Lunghe code e interminabili attese ai distributori in più parti della città.
"Gli artigiani, gli agricoltori e gli imprenditori siciliani di tutti i settori - commentano dalla Cna della Sicilia (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) non potrebbero sopportare la paralisi dell'isola proprio nelle settimane a ridosso del Natale durante le quali, come è noto, l'economia ha una scossa positiva con l'aumento della domanda e dei consumi, dovuta anche alle tredicesime. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e tutte i soggetti coinvolti, a cominciare da quelli istituzionalmente preposti, lavorino in queste ore per evitare situazioni che potrebbero degenerare".