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Autobus a Palermo, un servizio pessimo ma costoso

 

Linea autobus 806"Se tutto va bene, la cosa più leggera che può venire sugli autobus di Palermo è il tifo". Questo mi dicevo oggi mentre mi trovavo sulla linea 806, l'unica che collega (senza necessità di cambi) Mondello a Palermo centro.

Ironia si, perché ci hanno insegnato che gente allegra Dio l'aiuta. Ma c'è davvero poco di cui essere allegri. La foto che vedete a destra, l'ho scattata io stamattina alle 8,20. E questo è lo specchio di quanto sono costretta a subire da un paio di settimane, invocando il momento in cui tornerò ad utilizzare l'auto. Si invocando, perché per quanto uno ci provi ad utilizzare i mezzi pubblici, per quanto l'ambiente vada salvaguardato e via con le campagne pubblicitarie di sensibilizzazione e "posteggia e passeggia" e tanti bellissimi altri slogan, diventa tutto un "bla bla bla...", se poi, ciò a cui si va incontro, è questo.

E si va incontro a questo da anni. Cambiano le amministrazioni ma il risultato è sempre lo stesso. E la situazione peggiora, Fermata Autobus pericolosainevitabilmente.

I bus, sono esattamente come sono le strade della città, sporchi oltremodo. Sudici di non si sa bene quali sostanze, il pavimento nero, a chiazze incrostate chissà da quanto, lo stesso vale per i sedili e poi cartacce, molliche, sabbia a non finire. Questi non sono di certo autobus puliti quotidianamente. Cosa che siamo certi dovrebbe essere (e per cui c'è un servizio apposito) e soprattutto in estate, viste le alte temperature.

Per non parlare degli sguardi dei turisti, incrociati in questi giorni, vittime inconsapevoli di questa gestione delle cose. Sguardi di disapprovazione, basiti. Quelli diretti a Mondello capiscono solo quando ormai è troppo tardi, a cosa vanno incontro: in piedi, stretti stretti, sudati. Arrivano stremati.

Mi vergogno, davvero.

A questo aggiungiamo i collegamenti scarsi o inesistenti soprattutto verso alcune zone più periferiche. Vedi ad esempio il quartiere Bandita, in particolare la domenica e nei festivi, se sei fortunato, aspetti un paio d'ore che passi l'autobus, e lo stesso accade dal lato opposto, via Lanza di Scalea (lo stradone dello Zen per intenderci). Davanti al centro commerciale di Zamparini, il Conca d'oro, c'è solo un autobus che ti porta a Mondello. Quando passa.

L'ultima volta ero con mia figlia e ho dovuto chiamare qualcuno che venisse a prendermi, dopo più di un'ora di attesa e il buio che ormai era sceso. Per soliderietà ho anche dato passaggio ad una signora che attendeva come me, invano, l'arrivo del bus.

E sempre perché in questa città, l'utente è portato sul palmo di una mano (si ancora ironia...), ho pubblicato anche un'altra foto, che mostra il rischio in cui incorre il cittadino che, per vedere se l'autobus è in arrivo e non lasciarselo scappare sotto al naso, deve sporgersi al di là della siepe con il rischio reale di essere arrotato dalle auto che in quella strada, si sa, corrono come pazze. La visuale dalla pensilina infatti è del tutto coperta dalle piante e dunque è impensabile poter attendere il bus seduti (vada per un giovane, ma un anziano! Una donna incinta!) perché non lo si vede arrivare e dunque se non sei pronto lì a far cenno con la manina, lui tira dritto.

Certo qui si aprirebbe un'altra maglia, che ha a che fare con chi dovrebbe occuparsi della potatura e pulizia della aiuole spartitraffico e dei marciapiedi in città, ovvero i lavoratori della Gesip, ma anche con chi dovrebbe controllare lo stato di queste e segnalarlo. Così come chi dovrebbe controllare lo stato delle pensiline dell'Amat e le relative situazioni o meno di disagio in cui incorre l'utente, come in questo caso.

E poi, andiamo alla parte divertente davvero. Di fretta e furia mi dirigo alla fermata e nel tratto di strada che faccio non c'è un tabacchi o un punto Amat in poter fare i biglietti. Salgo sull'autobus e chiedo all'autista di vendermi due biglietti e la risposta è: "Mi spiace non posso. L'azienda mi vieta di venderli mentre sono in viaggio, posso farlo solo al capolinea" e io "Mi scusi, ma se l'Amat prevede il servizio di vendita biglietti sui bus, con prezzo maggiorato, che vuol dire che non può farlo se non al capolinea? Che senso ha il servizio allora, visto e considerato che al capolinea ci sono comunque i punti vendita dell'Amat?".
Lui fa spallucce e dice che non può farci nulla, che è assurdo infatti ma è così.

E si cari concittadini, così è se vi pare. Pirandello docet.

Vado a cercare sul sito dell'Amat il regolamento, perchè è chiaro che qualcosa non quadri e c'è scritto a chiare lettere: "Acquistabile a bordo del bus, direttamente dall'autista, al prezzo maggiorato di €0,40 (più € 1,30 di biglietto ordinario) L'autista potrà procedere alla vendita del biglietto se riterrà rispettate le garanzie della assoluta sicurezza di marcia e compatibilmente alle condizioni di traffico presenti". Bene, considerando che la stessa risposta mi è stata data in due occasioni diverse, a inizio e a fine giornata, con strade deserte e mentre l'autobus era fermo, c'è da chiedersi se gli autisti non abbiamo capito quali sono le direttive e dunque abbiano interpretato a piacimento, se se ne freghino o se abbiano avuto altre disposizioni che non sono però pubblicate sul sito. 

Ho chiamato l'Amat per avere un po' di spiegazioni in merito a tutto ciò. Dal centralino mi dicono che né il presidente Giuseppe Modica, né il direttore generale Pasquale Spadola, né tantomeno le rispettive segreterie, sono in sede. Verso le 13,30 ecco che arriva qualcuno della segretaria e mi passano l'interno dell'ing. Carollo, che in alternativa potrebbe rispondermi. Ma nulla. Il telefono squilla a vuoto. Chiamo l'assessore comunale alle partecipate La Piana, irreperibile anche lui.
Chiamo a Salerno allora. Perché? Perché è di là la Omega Service, la ditta che ha vinto con un appalto di € 575.000,00 oltre IVA euro si è aggiudicata lo scorso giugno la gara per il servizio di pulizia negli autobus. Almeno avrò una risposta su questo, penso.
Uno dei funzionari mi dice che non hanno avuto reclami in tal senso: "Io posso dirle solo che i report che abbiamo noi, dicono che gli autobus sono puliti, quindi non capisco il gup. Chiameremo comunque l'azienda per verificare cosa possa essere successo, ma le ribadisco che a noi non è arrivata alcuna conestazione".

Peccato che siano tutti in ferie.

Noi quindi pubblichiamo, abbiamo fatto tutti i tentativi possibili, forse anche troppi per avere risposte in merito a quello che è un servizio pubblico, ovvero pagato dalle tasche dei contribuenti.
Quando rientreranno dalla vacanze, saremo ben lieti di accogliere i loro chiarimenti.

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