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Agenzia di Stampa Italpress
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Arrestato Elio Lupo, noto imprenditore palermitano. Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.

Documentava e rendicontava pagamenti di fatture in realtà mai avvenuti, al fine di incassare ingenti contributi pubblici che stava utilizzando per la realizzazione di un museo all'interno di un palazzo storico di Palermo. A finire in manette stamani Elio Lupo, 35 anni, imprenditore palermitano abbastanza noto in città in quanto gestore di numerose agenzie di scommesse sportive. A Lupo vengono imputati anche episodi di estorsione commessi nei confronti di alcuni dipendenti delle agenzie di cui era titolare. Gli impiegati venivano pagati in nero e subivano vessazioni di vario tipo, sotto la minaccia, costante, del licenziamento. Un'addetta alle scommesse, in maternità, era stata addirittura costretta a tornare a lavoro nonostante fosse in astensione. E ai suoi dipendenti aveva fatto costituire, sempre dietro minaccia, una cooperativa per coprire le sue truffe ai danni dello Stato. Ma c'è di più.
Qualche mese fa l'imprenditore era già stato indagato. A quanto pare nelle sue agenzie venivano manipolati, da anni, i dati comunicati ai Monopoli di Stato, attraverso il sistema informatico del totalizzatore nazionale. Infine, come se ciò non bastasse, Lupo, titolare di un'altra società per il servizio di vendita dei ticket per i parcheggi nel centro storico, non versava all'Amat le somme incassate. I reati contestati dalla Guardia di Finanza di Palermo, che ha condotto le indagini, sono estorsione, appropriazione indebita, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e peculato. All'imprenditore sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro.