"In Sicilia ci aspettiamo un risultato importante in entrambe le circoscrizioni, magari con il doppio seggio. Partiamo dal 4.38 % delle ultime elezioni regionali che, nonostante non ci abbia consentito di entrare all'Ars, rimane un buon dato". Parola di Alessandro Aricò, candidato alle prossime elezioni politiche alla Camera dei deputati (Sicilia occidentale) con Fli.
Palermo Report lo ha intervistato.
"Adesso – aggiunge Aricò – anche il nostro leader compare più spesso in televisione, nei dibattiti. Con la Camere sciolte, non avendo più il ruolo di presidente, può riappropriarsi di quel ruolo che aveva necessariamente trascurato. La sua maggiore presenza aiuterà certamente la campagna elettorale".
Campagna che, secondo l'ex assessore regionale al Turismo, non risentirà dei malumori palesati dalla componente trapanese del partito. Sabato infatti l'ex capogruppo all'Ars Livio Marrocco ha reso noto di essersi autosospeso – con altri 62 esponenti locali di Fli – dalle cariche interne al partito. Polemica nata proprio per la composizione delle liste, definite dallo stesso Marrocco "un porcellum nel porcellum".
"Parliamo di autosospensione e non di dimissioni – commenta Aricò-. E' una differenza sostanziale, ci sono dei margini per discutere. Quella di Livio, che è un amico e che stimo, è una decisione che certamente dispiace. Ma penso che in termini numerici ci sarà un bilanciamento alla fine. Il simbolo è conosciuto e siamo radicati".
E se in casa Fli c'è chi critica le liste, Aricò non lesina "complimenti" per Pdl e Pd.
"Guardando al Pdl – sottolinea – non vedo un gran cambiamento, nulla di reale. Semmai si è voluta fare un'epurazione sotto la foglia di fico delle tre legislature. Non spiegano come mai per alcuni personaggi hanno ritenuto opportuno concedere una deroga e per altri no". "Mi auguro – precisa- che gli amici provenienti da Alleanza Nazionale che hanno scelto di stare in questo Pdl guardino bene le liste e la loro composizione. Dell'ex An c'è ben poco".
Quanto al Pd "anche loro hanno chiari problemi. Hanno fatto le primarie, che ritengo un importante strumento di democrazia ma poi... In alcuni casi i candidati votati dalla gente sono stati scavalcati da altri. Oppure sono stati tolti dalle liste dopo essere stati scelti... Come può un elettore votare chi prima chiede un'indicazione e poi non la rispetta?".
Discorso diverso per il Movimento Cinque Stelle, presente a Palazzo dei Normanni con 15 deputati.
"Non li temiamo – sottolinea Aricò - , dobbiamo ammettere che si tratta di una realtà consolidata in Sicilia. Non so quanto dureranno, ma certamente oggi ci sono e non si può negarlo. Dalle elezioni comunali alle regionali hanno avuto un exploit notevole. Certamente pongono all'attenzione di tutti dei problemi che ci sono, offrono validi spunti di riflessione. Poi, non se hanno gli strumenti per trovare anche le soluzioni...".
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