Illegali prima, con l'amministrazione Cammarata e illegali adesso, con l'amministrazione Orlando. A rimetterci come sempre, manco a dirlo, i palermitani.
Si arriva ad un punto, come nel caso delle zone blu o strisce blu che dir si voglia, in cui non è più ammissibile che lo stato delle cose rimanga paralizzato e che il cittadino debba sempre subire: sentenza del tar, pareri di avvocati che dichiarano illegittime le zone blu. Di contro, Vigili urbani e ausiliari del traffico e dell'Apcoa che continuano, nonostante tutto, a elevare multe (cosa che come cu ha spiegato il comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina i vigili devono fare finché il provvedimento non verrà revocato dal Comunal) e il tutto avviene nella consapevolezza da parte dell'amministrazione, allora come adesso, che le zone blu sono illegittime. E la parola illegittimo ha un senso ben preciso che non può passare in cavalleria, facendo finta che sia una parola senza valore. Ce l'ha eccome e perpetrare azioni illegittime ha necessariamente delle conseguenze. Ma che importa, il cittadino può ricorrere al Giudice di pace, no? E no, non è così che può e deve funzionare. Anche perchè ricorso al giudice di pace va pagato e perché mai, io cittadino, devo pagare un ricorso per aver tolta una multa fatta in modo illegittimo, quando basterebbe che l'amministrazione comunale sospendesse il provvedimento? Comunque la si mette, il cittadino paga, che sia la multa che trova sul parabrezza, che sia il ricorso al giudice di pace, che sia il tagliando per la sosta, il cittadino continua a pagare. Non si può continuare ad accettare questa situazione, qualcuno dovrà risponderne e soprattutto risarcire e rimborsare i palermitani di svariate migliaia di euro.
Avere una replica e magari qualche buona notizia, da parte dell'assessore per il bene comune della viabilità, Tullio Giuffrè, è stato impossibile, dopo giorni di tentativi, non è stato possibile parlargli.
Ricordiamo i motivi di questa palese illegittimità: in primis da più di dieci anni la città di Palermo è sprovvista di un Piano Traffico, strumento urbanistico fondamentale per prendere qualunque decisione che riguardi la viabilità di una città e quindi l'impostazione di provvedimenti come quello delle zone blu o delle ztl. Piano che, come dicevamo non esiste e di conseguenza non può esserci il resto. Le zone blu, nel caso in cui fossero legali e quindi attive e seguendo le regole, dovrebbe rientrare nelle zone a traffico limitato, ovvero le Ztl (ma anche questo argomento è interessato da un contenzioso tra l'interpretazione del Codice della Strada e la materia urbanistica). A tante zone blu devono corrispondere tanti parcheggi liberi, e come è ben noto, a Palermo non è così. I parcheggi liberi sono solo un vago e lontanissimo ricordo. Non è consentito istituire aree a pagamento all'interno delle carreggiate, e le zone col ticket devono essere poste al di fuori degli assi di transito delle automobili
E' successo inoltre che nell'arco di quest'anno solare, e cioè a cavallo tra il 2010 ed il 2011, due diversi Giudici di Pace si siano pronunciati in merito alla vicenda, con sentenze che hanno condannato l'Amministrazione Comunale. Sentenze che il Comune di Palermo allora, come adesso, continua a non tenere in considerazione. Serve un'ordinanza sindacale o della giunta comunale che sospenda il provvedimento. E bisogna risarcire i cittadini delle migliaia di euro pagate negli anni (ricordiamo le "buste bianche e nere", quelle della Monte Paschi Serit, che ti arrivano direttamente a casa con maggiorata la multa, illegittima).
Lo stesso sindaco Orlando ha dichiarato poco tempo fa "Zone blu illegali, proverò a toglierle" e aveva aggiunto "Stiamo studiando in che modo procedere alla cancellazione di queste zone blu in modo che il provvedimento amministrativo sia inattaccabile sotto il profilo formale. Non vorremmo che una volta cancellate le strisce blu (e la loro cancellazione materiale costerà un po') intervenga qualche sentenza che impone al Comune di ridipingerle, con un altro aggravio di costi". Domanda: ma se il provvedimento è amministrativo, chi è che dovrebbe attaccarlo? Il Comune stesso?
E allora è proprio a Orlando che noi lanciamo un appello: "Signor sindaco di Palermo, chiediamo a lei che ha il potere per farlo, di sospendere subito il provvedimento illegittimo delle zone blu (e con esso il "condono" di tutte quelle multe ancora in fase di notifica o che non risultano pagate) attraverso un un'ordinanza sindacale o un atto di giunta, in attesa di redigere il PUT ed eventualmente riorganizzare il sistema della sosta a pagamento in città in maniera corretta e legale".
Insomma, intanto sospendiamole, poi a cancellarle o meno ci si pensa.
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