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Antimafia, impegno civile e marketing. Peppino Impastato 'usato' come testimonial, è polemica

impastatoPalermo. Le parole di Peppino Impastato, l'attivista ucciso dalla mafia quasi 36 anni fa, usate per uno spot pubblicitario. Ma la famiglia dice 'no' e la gente comune si mobilita...

A usare le parole di Impastato è stata la Glassing, azienda che produce occhiali da sole.
Immediata la reazione della famiglia, che si è rivolta a un avvocato ribadendo di non avere mai dato il proprio consenso.
Indignazione condivisa anche da semplici cittadini che, sul web, si stanno mobilitando.
Ha infatti superato quota 3.000 firme la petizione lanciata su Change.org per chiedere il ritiro dello spot.

A lanciare la petizione è stato Ivan Madori, regista del docufilm 'La voce di Impastato'.

"I versi poetici, riguardanti la Bellezza - si legge nella petizione - scritti dall'attivista siciliano Peppino Impastato, una vita contro la mafia e trucidato da Cosa Nostra il 9 maggio del 1978 - sono diventati uno spot pubblicitario per occhiali, utilizzati a scopo di marketing dall'azienda Glassing. Hanno realizzato lo spot senza alcuna autorizzazione da parte della famiglia! Noi gridiamo il nostro dissenso e vogliamo che lo spot venga immediatamente ritirato! Siamo vicini alla famiglia Impastato. "La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing", dice ora il fratello Giovanni Impastato. "Era impegno civile e non mercificazione. Per questo la famiglia Impastato ha deciso di donare la casa di Peppino alla società civile, quella casa è oggi patrimonio di tutti. Peppino è di tutti, nessuno può appropriarsi del suo nome". Vogliamo iniziare bene il nuovo anno senza se e senza ma tutelando la memoria di Peppino. Chiediamo a Glassing di ritirare lo spot con i versi poetici di Peppino".