Aggiornamento delle ore 12.21
Un poliziotto è rimasto ferito a una mano un paio di altri suoi colleghi sono rimasti contusi negli scontri in corso Vittorio Emanuele a Palermo dove un gruppo di manifestanti del corteo degli studenti ha lanciato sassi e petardi contro le forze dell'ordine. I dimostranti hanno tentato, senza riuscirci, di raggiungere la biblioteca centrale della Regione Siciliana dove il presidente Rosario Crocetta incontra le autorità per un saluto cui interviene anche il presidente del Senato, Renato Schifani. L'agente ferito, probabilmente da una pietra che lo ha colpito alla mano destra, e i contusi sono stati medicati dal personale di un'ambulanza del 118 giunta in corso Vittorio Emanuele.
Una città bloccata. Questa volta a manifestare sono gli studenti medi Palermo e dunque il centro sociale Anomalia, che da stamattina hanno invaso le strade del centro.
Due organizzazioni diverse dunque, quella della manifestazione di oggi e quella che invece ha portato in piazza gli studenti il 14 novembre a fianco dei lavoratori e lo farà anche domani in occasione della Giornata dello Studente: la Rete degli studenti medi Sicilia che ha programmato un corteco con partenza domani alle 9 da Piazza verdi (teatro Massimo).
Tre invece i cortei partiti stamattina da punti diversi della città, confluiti a piazza Verdi per poi muoversi lungo via Ruggero Settimo e via Maqueda con in testa uno striscione contro il nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Ma quali 'Crocette', ma quali 'Crocche'' noi il futuro ce lo prendiamo "a Spinta". Il riferimento è ad una continuità di gestione con l'Mpa di Raffaele Lombardo e al presunto "patto delle crocche'" tra Crocetta e Gianfranco Miccichè, anche lui candidato alla Presidenza, patto comunque sempre smentito dai due.
Alcuni studenti hanno portato vassoi di cannoli e crocchè, i primi simbolo di Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione adesso in carcere per associazione mafiosa, le seconde di Crocetta-Miccichè. Cartelli anche contro il ministro dell'Istruzione: "Profumo di minchiate: i tablet nelle scuole mentre i tetti cadono a terra".
In piazza anche i lavoratori della Gesip, con bandiere e striscioni, che presidiano sempre la zona dei quattro canti.
Il traffico nella zona è impazzito, squadre in tenuta antisommossa controllano il percorso e alcuna stazionano in prossimità di piazza Pretoria. Da stamattina è un continuo di sirene spiegate e clacson.
Domani invece l'appuntamento con la Rete degli studenti medi Sicilia è alle 9 davanti al teatro Massimo. Una data quella del 17 novembre che – spiegano dal coordinamento – non accomuna soltanto gli studenti di tutta l'Europa ma gli studenti di tutto il mondo. Infatti la mobilitazione internazionale sui diritti degli studenti e sull'accesso al sapere del 17 Novembre è stata lanciata nel 2004 dall'assemblea studentesca mondiale, riunita al Forum Sociale Mondiale di Bombay, India, per la commemorazione di eventi storici quali:
- L'uccisione di circa 1200 studenti cecoslovacchi, il 17 Novembre 1939, da parte del regime nazista per essersi opposti alla guerra;
- La mobilitazione studentesca che il 17 Novembre 1973 avviò la caduta della dittatura militare in Grecia
- La repressione di una manifestazione pacifica, il 17 Novembre 1989, in Cecoslovacchia, da parte della polizia anti-sommossa, episodio con cui fu innescata la cosiddetta rivoluzione di velluto, che rovesciò il governo comunista.
"Inoltre in Sicilia, ad elezioni avvenute – concludono dalla Rete – possiamo finalmente chiedere concretamente risposte su quello che era stato un impegno da parte dei candidati governatori, fra cui il neo presidente Rosario Crocetta, di portare avanti la nostra proposta di legge regionale sul diritto allo studio".
Questo il link dell'evento Facebook: http://www.facebook.com/events/390585837689440/