Proseguono i controlli della Polizia Municipale di Palermo contro l'abusivismo edilizio.
Nel mirino degli agenti questa volta due immobili e una baracca destinata al commercio abusivo.
In via Principe di Palagonia 104 è stata sequestrata una palazzina a due piani, dove gli agenti hanno riscontrato dei lavori di ristrutturazione al primo e secondo piano. Il proprietario stava facendo realizzare un nuovo solaio intermedio in cemento armato. Inoltre erano stati predisposti gli impianti tecnici ed era stata costruita una nuova rampa di scale in cemento armato. Tra le modifiche apportate alla struttura anche una sopraelevazione in muratura e copertura in assi e travi in legno con rete elettrosaldata e argilla espansa, per una superficie di circa settanta metri quadrati.
Nel Piano regolatore Generale l'immobile risulta vincolato a Terreni Urbani Storici.La proprietaria e committente delle opere, poiché sfornita di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile e della Soprintendenza è stata denunciata alla autorità giudiziaria.
In viale Regione Siciliana 3971, in un appartamento del piano attico, gli uomini di via Dogali hanno riscontrato la realizzazione di una tettoia a falde inclinate, per una superficie di circa cinquanta metri quadri, chiusa su due lati con pannelli, infissi in alluminio e vetri.
All'interno della tettoia, rifinita con malta cementizia, sono stati realizzati oltre agli impianti idrici ed elettrici, la piastrellatura della parete di un camino ed una pavimentazione in massetto di cemento, rialzata di quindici centimetri. All'esterno una struttura in muratura con gli scarichi predisposti per ospitare un lavello.
Tutte opere realizzate "in totale difformità alla concessione edilizia rilasciata, con un aumento della superficie e della cubatura". I comproprietari e committenti delle opere, sono stati denunciati alla autorità giudiziaria.
Un ulteriore sequestro è stato compiuto in viale Regione Siciliana 8701. Il sopralluogo è stato predisposto su segnalazione della Polizia di Stato per una struttura andate in fiamme, adibita a vendita di frattaglie, con potenziale pericolo per l'incolumità pubblica.
Gli agenti intervenuti hanno accertato la realizzazione sul suolo pubblico di una tettoia composta da tubi in ferro con copertura in materiale coibentato, per una superficie di circa dieci metri quadrati. La tettoia gravava sul muro di confine di proprietà privata ed a ridosso di una cabina di metano.