News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Anche a Palermo la Guardia di Finanza blocca un giro di falsi abbonamenti a canali satellitari

 

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Dopo Catania, le indagini sul card sharing arrivano anche a Palermo dove è stato scoperto un centro di smistamento di falsi abbonamenti a Sky e Mediaset Premium che permetteva abbonamenti a prezzi stracciati.

Le indagini sono ancora in corso e sembrano possano allargarsi presto al resto d'Italia, ma la procedura di "smistamento" rimane per tutti uguale. Tramite la rete ADSL era infatti possibile dirottare il segnale satellitare ricevuto da un utente con regolare contratto Sky o Mediaset Premium, rivendendolo a decine di utenti pirata.

Il "laboratorio" che smistava il segnale a Palermo era centrato all'interno di un magazzino nel centro di Bagheria, a pochi chilometri da Palermo, ben camuffatto tra mezzi agricoli. Il sistema preveda l'utilizzo di particolari apparecchi chiamati "DreamBox", in grado di dirottare il segnale ADSL proveniente da Internet in segnale adatto ad essere trasmesso su televisori.

Altri 55 utenti finali sono stati rintracciati grazie agli indirizzi IP agganciati al sistema di smistamento e alla ricostruzione del metodo di pagamento. Per pagare i creatori della rete pirata, gli utenti pagavano delle quote mensili tramite carte prepagate e PostePay intestate a persone ignare del raggiro e da cui i pirati prendevano mensilmente le loro quote.

Per i 55 utenti finali, l'organizzatore del sistema ed il suo complice, incaricato di "procacciare clienti", si prospettano tre anni di reclusione per violazione del dirtto d'autore.