È indubbio che arriva un momento in cui la politica è fatta di pesi e di misure, cioè di numeri. Il nostro tentativo, in questo articolo, sarà proprio quello di far parlare i numeri, nelle previsioni emerse sia dall'analisi statistica delle precedenti amministrative sia dalle rilevazioni sulle previsioni di voto che i nostri rilevatori hanno condotto per le strade di Palermo e sul web. Non certo su quanto dichiaratoci dalle varie interlocuzioni con i segretari dei partiti altrimenti la percentuale l'avremmo dovuta fare sul 250% dei votanti... visto che non c'è una lista che non si da al 5%, ma forse dal loro punto di vista è giusto così almeno al livello motivazionale. Ma i numeri e un po' di statistica ci dicono altro.
26 Liste per 1.300 aspiranti Consiglieri Comunali per una previsione di circa 310 mila votanti e 30mila tra schede bianche e nulle (considerando che alle ultime amministrative queste ultime sono state oltre 50 mila) è ipotizzabile pertanto un quorum di 340 mila voti. Questi dati ci dicono subito che la soglia del 5% sarà di circa 17 mila voti. Ma ci dicono anche altro, cioè che ci sarà un candidato ogni 260 votanti e questo vuol dire che decine di candidati prenderanno zero voti... per capirci neanche loro si andranno a votare. Elemento che dovrebbe far riflettere su una nuova regolamentazione delle liste elettorali e sul numero massimo di candidati possibili
Ma la vera incognita in queste Amministrative sarà quella rappresentata dal così detto voto disgiunto. Cioè mentre prima se si votava un consigliere comunale automaticamente il voto andava anche al sindaco che la lista appoggiava, ora non sarà più così. Bisognerò infatti sbarrare con una X il nome del candidato sindaco e scrivere accanto al simbolo della lista di appartenenza il cognome del candidato consigliere comunale. Questo lascia prevedere che le coalizioni dei partiti, potrebbero prendere molti più voti dei singoli candidati a sindaco, cosa mai verificatasi nelle scorse consultazioni. Se però, si vuole fare una riflessione specifica sulla “scienza statistica” quella pertinente è certamente riferibile alla candidatura di Leoluca Orlando che se pur appoggiato da solo due liste, che potrebbero non superare il 10%, otterrà certamente una percentuale di consenso diretto maggiore di tale dato, cosa che potrebbe portare a qualche sorpresa per quanto riguarda le percentuali generalmente ipotizzabili all'interno dei vari schieramenti. A 18 giorni dal voto i giochi sembrano tutt'altro che fatti....