Inizia oggi l'altro troncone del processo a carico dei tre ex dirigenti della Fincantieri di Palermo (rinviati a giudizio dal gup Maria Pino), Luciano Lemetti, Giuseppe Cortesi e Antonino Cipponeri, accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime. Il processo si svolgerà di fronte alla prima sezione del Tribunale monocratico di Palermo. Secondo l’accusa, i dirigenti dello stabilimento navalmeccanico siciliano non avrebbero adottato le misure di sicurezza previste dalla legge rendendosi responsabili della morte e dei danni patiti dagli operai che, per essere stati esposti all’amianto, hanno contratto forme tumorali gravissime e, in diversi casi, addirittura letali. I tre imputati sono già stati condannati in primo grado in un altro processo., per 29 dei 37 omicidi colposi contestati. Altri quattro i procedimenti aperti dunque, due a dibattimento, uno in udienza preliminare e uno in fase di indagine. I casi su cui ancora c’è da far luce, sono almeno 60.
Gli ex dirigenti sono stati condannati a sette anni e sei mesi, sei anni e tre anni a questi però vanno tolti i tre anni dell’indulto. La sanzione pecuniaria invece non subirà alcuno sconto: Il giudice ha liquidato una provvisionale immediatamente esecutiva di oltre 5 milioni di euro (da ripartire tra gli enti costituiti a giudizio quali l’Inail e la Fiom, Legambiente, Associazione Esposti Amianto, Medicina Democratica, Camera del Lavoro e familiari delle vittime cui andranno, sempre a titolo di provvisionale, complessivamente un milione e 455mila).
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