Ieri si è tenuto a Roma un importante vertice presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in cui è intervenuta anche Luisa Latella attuale Commissario del Comune di Palermo. Oggetto dell'incontro salvare l'AMIA. La missione sembra impossibile. Il dissesto dell'Azienda, emerso alle cronache, ai tempi del Presidente Enzo Galioto, poi premiato per la sua gestione con un posto al Senato dal Pdl, in questi anni non ha trovato nessuna via di uscita, anzi la situazione sembra essersi aggravata. I conti parlano chiaro: debiti per 50 milioni di euro, 8 milioni in più da chiedere al Comune per adeguamento del contratto di servizio, anche se è legittimo chiedersi di quale servizio si parla, visto lo stato dei rifiuti per le strade... Tutto questo andrà risolto entro maggio altrimenti sarà fallimento.
Oltre a iperboliche operazioni di mutui e cessioni di quote di altre municipalizzate come la AMG, l'unica ipotesi praticabile per salvare il salvabile, sembra essere quella della cassa integrazione straordinaria, già accordata dal Ministero.
In quest'ultimo caso a dirigere l'ago della bilancia è la Regione Siciliana, infatti ad andare in cassa integrazione potrebbero essere in 100 o in 500, a seconda che Palazzo d’Orleans finanzi o meno il secondo step della raccolta differenziata porta a porta, che coinvolgerebbe oltre 600 operai.